Definirla la grande delusa della Serie A, ormai, è diventato banale. Il Torino di Giampaolo, più che la delusa, è l’incompiuta. Esattamente come le partite che, sin qui, ha imbastito. E poco cambia che si tratti di campionato o Coppa Italia. Il risultato – come racconta il finale di ieri sera – è sempre lo stesso. Ieri la sconfitta è arrivata ai rigori, il Toro ha messo insieme una partita fatta più che altro di resistenza, ma ha avuto comunque il merito di trascinarla ai rigori. Che, per la seconda volta in questa stagione, hanno sorriso al Milan. La fortuna, del resto, aiuta gli audaci, ed il Torino non lo è. Non si può dire che non ci abbia provato, perché il calcio di Giampaolo è un calcio propositivo e, almeno ai tempi della Sampdoria, decisamente spettacolare.
La versione granata, però, è diversa. Vive di primi tempi a volte magistrali e di secondi in discesa libera, ecco perché l’appellativo che meglio si addice a questa squadra è l’incompiuta. Specie in fase difensiva, anzi, solo in fase difensiva. C’è una statistica, del Torino formato 2020/2021, che salta all’occhio: quella dei gol subiti. Tantissimi, 35, solo 5 in meno del Crotone ultimo. Distribuiti in maniera assolutamente disomogenea. Il 57%, ossia 20 reti su 57, sono arrivate tra il 60esimo e il 90esimo. Nella prima ora di gioco, invece, la difesa del Torino non è quella di una squadra al terzultimo posto, con 15 gol al passivo, una media da metà classifica.
Cosa succeda in quella mezz’ora finale non è dato saperlo. Di certo, lo scollamento tra reparti gioca un ruolo importante, visto che con i gol subiti crescono anche quelli segnati. Delle 26 reti segnate sin qui, 12 sono arrivate nell’ultima mezz’ora: il 46%. Quando la difesa inizia ad imbarcare acqua, l’attacco si getta in avanti per recuperare, e il risultato è la miseria di 12 punti. E la consapevolezza di essere l’incompiuta del campionato. Se le partite durassero un tempo, infatti, il Torino sarebbe quinto, con la bellezza di 26 punti, in piena lotta per un posto in Champions League. Se invece si giocassero solo le seconde metà, i granata sarebbero ultimi, con 11 punti, appena uno in meno di quelli reali. L’inerzia è tutta contro il Torino, cambiarla sta a Giampaolo e ai suoi, magari con un aiutino dal mercato, che per ora non ha portato ancora nulla.