Torino, le promesse disattese e il Robaldo abbandonato – FOTO CIP
Non è una stagione positiva, al momento, quella del Torino Urbano Cairo. Ai ben noti problemi del campo, con l’addio di Giampaolo sostituito da Davide Nicola, si aggiungono anche i datati malumori dovuti al progetto dell’area Robaldo del capoluogo piemontese. Nell’edizione odierna, la testata Tuttosport, è tornata sulla questione con un titolo eloquente: “Robaldo: promesse tradite”. Il riferimento è, per l’appunto, all’area rilevata dal Torino nel 2016, a seguito del bando indetto dal comune un anno prima. Il progetto all’avanguardia, relativo ad una cittadella dello sport di marca granata, non riesce a trovare la sua realizzazione. Anzi, esso permane nell’attesa, trovandosi attanagliato da ritardi infiniti e cavilli burocratici.
Progetto ancora in alto mare per il Torino
Un progetto da 4 milioni di euro, volto a fare sorgere un’area dedicata alle giovanili, con relative tribune, spogliatoi e strutture di supporto. Nel 2016, il club granata prese in concessione trentennale l’area. A gennaio 2020, a seguito di interrogativi circa il ‘congelamento’ di tale progetto, il presidente Cairo lamentava tali ritardi con un pesante attacco a mezzo social: “Il Torino ed io siamo danneggiati da questi ritardi, da questo immobilismo e qualcuno gira la frittata e da la colpa a noi! Follia! Questa è la verità!”. Oggi, a circa un anno di distanza, non vi è ancora alcuna novità di rilievo. Il Consiglio Comunale diede il via libera ai lavori nel 2019, come sottolineato proprio in questi giorni dal Comune di Torino: “Il nullaosta c’è”. Così come è arrivato l’ok da parte dal CONI ma, ancora nessuna svolta. Solo un grande senso di tristezza per ciò che, al momento, è a tutti gli effetti un progetto incompiuto, nonché una promessa disattesa.
La speranza è che la questione si risolva al più presto, senza ulteriori intoppi. Intanto, la redazione di Calcio in Pillole ha potuto offrire foto dell’area, fatiscente e ben lontana da un progetto in via di sviluppo. Ecco le foto.