Torino, la gioia di Gineitis: “Mi ispiro a De Jong, il Toro un sogno”

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Il Torino ha trovato, probabilmente, l’ennesimo gioiello da far brillare nel nostro campionato. Gvidas Gineitis, centrocampista classe 2004, è il nuovo talento da monitorare in casa granata. L’esordio a San Siro in Coppa Italia contro il Milan ha ufficialmente presentato all’Italia le qualità tecniche del giovane mediano.

Torino, le parole di Gineitis

(Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Intervistato da Gazzetta.it, Gineitis ha parlato della sua avventura al Torino e delle emozioni vissute negli ultimi giorni. Queste le sue dichiarazioni.

Sull’esordio a San Siro: “Andiamo al campo per l’allenamento prima di partire per Milano, il mister mi si avvicina. Juric mi dice: ‘Giva, domani a San Siro giochi tu’. E io riesco appena a dire… ‘Cosa?’. Da quel momento non riesco a pensare ad altro, mi tremano le gambe: il giorno dopo avrei esordito contro il Milan in uno stadio enorme e contro quei calciatori che, fino a pochi mesi prima, avevo visto solo in televisione“.

Il giovane prosegue: “Dopo le parole del mister, ci alleniamo ma nella mia testa penso continuamente: ‘Domani gioco contro il Milan, contro il Milan!’. La sera, a Milano, in albergo, in camera non riesco a dormire. Ci penso sempre. Il giorno della partita, dopo l’allenamento, arriva Juric e mi dice: ‘Gioca come sai, come fai in allenamento. So che farai bene’. La sera, quando entriamo a San Siro, mentre siamo sul campo per il riscaldamento, vedo migliaia di tifosi in uno stadio così grande. Nello spogliatoio, tutti, dal mister a Rodriguez, mi dicono di stare calmo. Nel tunnel torno sereno: vedo da vicino i giocatori del Milan, come Giroud o Theo, che guardavo solo in tv. In campo i primi dieci minuti sono difficili, mi tremano le gambe. Poi è andata“.

Sulla Spagna e su Juric: “Quando mister Juric mi ha chiamato, mi ha fatto vedere come posso diventare un giocatore della prima squadra. In Spagna mi sono divertito tanto e adesso Juric si fida di me: spero che continuerà ad essere sempre così“.

Sul rinnovo di contratto: “È un sogno, sono felice del rinnovo: ho firmato perché il Toro è un grande club che fa crescere i giovani. Se fai bene in Primavera, qui poi giochi in prima squadra. Io in campo sono molto rispettoso: se i mister mi dicono di fare una cosa, io lo faccio“.

Sulla Lituania: “A 16 anni è stato difficile lasciare la Lituania per trasferirmi in Italia, a Ferrara. Ricordo che mia mamma Sandra pianse molto, e anche io ho pianto tanto. Poi è passata, e mi sono fatto tanti amici tra Ferrara e Torino“.

Sull’idolo: “È Frenkie de Jong del Barcellona: mi alleno per assomigliargli“.