Torino, Juric in conferenza stampa: “Zapata? Spero torni per la prossima. Buongiorno è al limite”

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L’allenatore del Torino, Ivan Juric ha parlato nella conferenza stampa di vigilia, soffermandosi sugli assenti come Zapata e sull’Inter.

Il Torino è pronto a tornare in campo dopo la sosta e dopo la sconfitta nel derby contro la Juventus. I granata incontreranno l’Inter nella gara valida per la nona giornata del campionato di Serie A. La squadra di Juric ha bisogno di voltare pagina dopo quattro partite di fila senza successi e dovranno inoltre sopperire all’assenza di Duvan Zapata fermatosi per un problema muscolare. Di questo e della gara contro i nerazzurri ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico Juric.

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Torino, Juric: “Inter squadra ancora più forte. I ragazzi hanno voglia di lavorare”

Di seguito le parole di Ivan Juric, allenatore del Torino nella conferenza della vigilia alla sfida con l’Inter.

Juric parla del lavoro fatto durante la sosta: ” Abbiamo lavorato con un bello spirito, non ho ancora visto Sanabria che si aggrega oggi. Abbiamo fatto due buone settimane di lavoro”.

Poi su Sanabria specifica: “Lo vedrò dopo la conferenza, abbiamo allenamento. Non pensavo alle due punte, è una banalità parlare in questo modo. Per me l’importante è che ci si alleni forte. – Su Zapata dice – Non è un bene perdere Zapata, non lo voleva nessuno. Il suo non è un infortunio, è una vecchia cicatrice e la sente tirare: succedono queste cose, spero torni già per la prossima anche se con i muscoli non si sa mai. Non ci prendiamo un rischio. Ma per domani non cambia nulla”.

Juric poi fa il punto su Vlasic, Ilic, Radonjic e Buongiorno: “Vlasic è tornato prima, s merita tutto. Un allenatore gli dà tutto perché ha volontà di migliorare e crescere. Spero che domani faccia bene. Ilic e Radonijc solo ieri, più scarico, e non posso dare un giudizio sulle loro condizioni. Li vedrò oggi. Buongiorno è al limite, spero che la prossima torni”.

Sulla gara contro l’Inter Juric si esprime cosi: “È una squadra ancora più forte, si muovono bene e hanno aggiunto tanti cambi, soprattutto a centrocampo”.

Il tecnico granata torna anche sull’ennesimo derby perso contro la Juventus: “Avere emozioni è bello, io la esprimo e voi la vedete. Il giorno dopo ero già carico e pronto. Le emozioni sono belle, anche tristezza, felicità o rabbia: ti danno forza per affrontare le cose. Ho una carica allucinante per non sentirmi più come dopo il derby. Questa generazione sta perdendo un po’ le emozioni forti, io le esprimo:sono andato a casa triste, poi ero carico per lavorare”.

Juric poi si concentra sullo stato fisico e psicologico della squadra: “Ho visto belle cose, attenzione e voglia di lavorare.Vlasic e rodriguez sono tornati già ad inizio settimana, ho visto la grinta e la voglia giusta. c’è un ambiente positivo, speriamo che tutto si trasmetta in partita e che facciamo un buon risultato. Non siamo riusciti ad alzare tanto il livello. Il rendimento è frutto del lavoro, non di casualità. Pensavi che fosse guadagnato per sempre, ma io l’ho un po’ sottovalutato. Siamo cresciuti in questi due anni, adesso abbiamo sensazioni non cosi positive. Queste due settimane sono servite per far capire che abbiamo fatto una crescita, ma non ci siamo ripetuti. Non ho paura a dire che ho sbagliato. In due anni abbiamo fatto a livelli altissimi, adesso si poteva fare meglio e ho dato per scontato certe cose. Pensavamo di aver acquistato certe cose, invece non è cosi”.

Juric poi continua facendo il punto sugli assenti di domani: “Sazonov sta bene, Zima convive con il dolore ma va meglio. Soppy è verso il recupero e Buongiorno spero per la prossima settimana come Zapata. Djidji è ancora fuori”.

A chiudere, il tecnico granta commenta il caos scommesse: “Questi ragazzi hanno un problema con il telefonino, con il modo di vivere le emozioni. È un mondo che toglie una parte della vita, può essere connesso in un certo senso. Si chiudono nel telefonino, gran parte della loro giornata è quella. Abbiamo accennato l’argomento e ne abbiamo parlato, non se lo aspettava nessuno”.