Torino, Juric: “Belotti? Onestà unica, deciderà lui il futuro”
Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa questa mattina per presentare Lazio-Torino. La sfida sarà intrigante dal punto di vista tattico, e sarà valida per la 33ª giornata di Serie A. Di seguito le parole dell’allenatore riportate da Tmw.
Le parole di Juric in conferenza stampa
Su Lazio-Torino
“Vogliamo ripetere le buone prestazioni e cercare di crescere. La Lazio con Sarri ha trovato una fisionomia, ogni tanto fa passi falsi ma già da mesi giocano come vuole lui. Dobbiamo rispondere bene”.
Vuole arrivare a 50 punti?
“Vorrei fare più vittorie possibile e giocare bene, oltre a migliorare su tanti aspetti. 47 o 50 punti non cambia la vita, te la cambia se fai qualcosa in più. Ma non sono ossessionato”.
Le motivazioni in vista del futuro
“Non esiste che calino le mie o quelle dei giocatori. Dobbiamo stare sul pezzo con voglia di giocarcela, non credo che possa succedere”.
Sulla sentenza di Atalanta-Torino
“Era chiara, o almeno per me: non avevo dubbi sull’esito della sentenza”.
Su Zima
“Deve crescere tanto, si è visto l’altra sera: deve lavorare per essere competitivo a certi livelli”.
Ci sono giocatori che devono meritarsi la conferma?
“Fino ad oggi, la squadra ha dimostrato attaccamento e voglia di fare bene. Negli allenamenti non vedo un minimo calo: fa piacere giocare come contro il Milan, abbiamo avuto un grande dispendio di energie ed è stato difficile recuperare. Ma non vedo segnali di rilassamento, le risposte arrivano dalle partite. Lavoriamo forte e con motivazioni, non voglio cali né individuali né di gruppo”.
Ansaldi o Vojvoda?
“Ha giocato poco. Ho fiducia in Vojvoda e gioca lui”.
Recuperato Sanabria
“Sanabria ha iniziato ad allenarsi con noi e può essere convocato, Mandragora dalla prossima settimana”.
Sulla crescita di Lukic e Ricci
“Hanno fatto una partita seria contro Tonali e Kessie, giocatori di livello altissimo: hanno fatto una buona gara, entrambi stanno crescendo e va bene così”.
Il futuro di Belotti
“Quando sta bene è veramente forte. E’ uno che mi piace anche umanamente, con grande generosità anche nella vita. E’ un ragazzo di una onestà unica: gli credo ciecamente quando mi dice che deciderà a fine anno. Valuterà le soluzioni, poi ascolta o non ascolta e deciderà lui. Resto dell’idea che se rimane, sarei strafelice”.