Ivan Juric, il tecnico del Torino, ha analizzato ai microfoni di DAZN la sconfitta in casa del Napoli.
“Abbiamo avuto più occasioni da gol del Napoli, non ci siamo limitati a resistere. Abbiamo fatto una gara giusta. Il rigore era una ingenuità nostra, abbiamo avuto due occasioni nitide. Dispiace perché il gol è arrivato su un rimpallo sfortunato”.
Come si fa a coniugare l’intensità che mettete sempre con quella lucidità che ci vorrebbe in zona gol?
“Ci sono tante cose da migliorare, poi ci manca un po’ di qualità con Praet e Pjaca fuori. La squadra cresce bene, ma deve farlo di più nel palleggio, nella trasmissione della palla e nella finalizzazione. Abbiamo recuperato Belotti, un’altra bella soluzione per me. Praet tornerà per la prossima partita. In questo momento ci sono prestazioni ottime e risultati carenti, bisogna migliorare”.
Ha in mente di provare il doppio attaccante?
“Ne abbiamo fatto una a Firenze così, con Belotti e Sanabria, ed è stata la più brutta partita da quando alleno. Non mi piace come soluzioni, mi sembra che buttiamo il pallone avanti. Il Torino deve essere più quello visto col Sassuolo, con Praet punta, Brekalo, con più fluidità. Forse sono io che non sono bravo ad allenare i due attaccanti, è un calcio che non mi entusiasma”.
Che margine di crescita può dare il ritorno di Belotti all’attacco?
“Ci sta che si finisce senza attaccanti, queste cose variano, cambiano. Fra un mese magari la penserò diversamente. Il Gallo ha fatto bene oggi, mi è piaciuto com’è entrato. E’ un ragazzo splendido che lavora tanto per entrare in forma, per trenta e passa giorni è stato proprio fermo. Il suo atteggiamento è positivo, spero che entri in forma per la sosta di novembre. Ora va gestito. Già oggi intanto mi ha dato un bel segnale”.
Pjaca può alzare il tasso qualitativo?
“Fin quando alternavo lui e Brekalo abbiamo fatto partite in cui le cose andavano abbastanza bene in attacco. A Sassuolo avevo la sensazione di imprevedibilità, con ragazzi che sanno giocare tra loro. Andrò su questa strada, basandomi sulla quella sensazione positiva. Quando torneranno loro avremo più qualità, questo è sicuro”.