L’intermediario della trattativa tra Torino e Ajax per Perr Schuurs, George Gardi, ha parlato a Tuttosport dell’operazione e del valore del gioiello olandese. Ecco le sue dichiarazioni, riportate dalla redazione di Calciomercato.com.
L’addio all’Ajax
“Schuurs è arrivato a Torino avendo già una visibilià internazionale, tanto che in molti avevano iniziato a bussare alla porta dell’Ajax. Appunto anche squadre iscritte alla Champions. Overmars, uomo mercato degli olandesi fino a gennaio, aveva rifiutato offerte ben più alte di quella formulata da Cairo e poi accettata. Il suo piano era di rifiutare ogni proposta per un paio di stagioni, lasciarlo maturare in Olanda e poi venderlo realizzando cifre simili a quelle incassate per De Ligt. Poi Overmars ha lasciato l’Ajax e contestualmente Schuurs è sceso nelle gerarchie dietro a Timber e Lisandro Martinez, quest’ultimo poi passato al Manchester. Quando impiegato ha sempre fatto bene, ma la situazione lo ha indotto a chiedere la cessione. Nel momento in cui si è presentato il Toro abbiamo ritenuto fosse l’approdo migliore, per la carriera di Perr”.
Perché il Toro
“A Torino pensiamo possa crescere più che altrove: il gioco di Juric è propositivo come piace a Schuurs, e il lavoro sulla tattica proposto in Italia e in particolare dal tecnico croato è di assoluto livello. In più quella granata è una realtà ambiziosa, c’è voglia di crescere. E ancora Vagnati lo vuole fortemente da sei mesi. E’ venuto due volte ad Amsterdam: una prima ad aprile, una seconda a luglio. Ha manifestato una convinzione che ha fatto breccia e che sei è portata dietro la scelta di Schuur, a quel unto a sua volta fermo nella decisione di trasferirsi in granata. Cairo e Vagnati hanno realizzato un colpo incredibile: non succede quasi mai, che l’Ajax venda a queste cifre un proprio giocatore”.
L’eredità di Bremer
“Se ha avuto qualche perplessità sapendo di doverla raccogliere? No, anzi. Schuurs viene da una squadra importante come l’Ajax, giocava davanti a 50mila persone, in campionato e in Champions, e fa parte del giro della Nazionale. Il confronto con Bremer lo esalta, e personalmente aggiungo che potrà imporsi nel Toro prima di quanto abbia fatto il brasiliano, ai massimi livelli da un anno e mezzo a questa parte. A Bremer sono serviti due anni, per imporsi, Schuurs ci riuscirà in un lasso di tempo inferiore”.
La volontà di Schuurs
“Quanto ha pesato? A un certo punto è stata decisiva, perché l’Ajax ha fatto resistenza, ma poi ha deciso di accontentare il giocatore che aveva chiesto la cessione. Senza la precisa intenzione manifestata da Perr l’idea di Vagnati tale sarebbe rimasta. E invece siamo riusciti a dare vita a un’idea che, quando mi è stata prospettata, mi è davvero sembrata ai limiti dell’impossibile. Abbiamo superato i suddetti limiti, e adesso Schuurs si gode il Toro, quanto spero che il club e i tifosi si possano godere prestazioni sempre migliori da parte di Perr”.