Si chiude l’undicesima giornata di Serie A. Neanche il tempo di tirare il fiato che, tra domani e giovedì, andrà in scena la prossima giornata, nel turno infrasettimanale. Molte questioni in ballo, dalla vetta della classifica alla zona Champions. Dalla zona Europa League alla parte sinistra della graduatoria, fino a giungere alla calda zona salvezza. Proprio la lotta per non retrocedere, è già entrata nel vivo e, verosimilmente, ha coinvolto squadre che, al momento, si trovano in una situazione molto delicata, Torino e Genoa su tutte. I granata hanno incassato un’altra sconfitta dal sapore beffardo. Il Genoa, dal suo canto, nonostante gli sforzi, non ha potuto arginare la forza della Juventus.
I granata di Marco Giampaolo, sventuratamente, sono finiti in una spirale negativa dai contorni preoccupanti. Non solo il campo ma, anche, l’aria che si respira al Filadelfia. Dopo la contestazione della settimana scorsa, la squadra ha prodotto un grande sforzo contro l’Udinese, incappando però in un’altra prova da zero punti. i numeri sono impietosi: 6 punti in classifica, una sola vittoria in 11 partite. 7 sconfitte, 3 pareggi e la peggior difesa del campionato, con ben 27 palloni recuperati da Sirigu, in fondo alle rete. Dei 19 gol segnati, quasi la metà li ha segnati il Gallo Andrea Belotti: 8. Il Toro subisce 2,45 gol a partita di media e, gli equilibri interni, sono sempre più precari. Urge un immediato cambio di rotta, per evitare il peggio e, inevitabilmente, rimettersi sui binari giusti. Il presidente Cairo ha rinnovato la fiducia al tecnico ma, il contesto generale, è da brividi. Le porte chiuse, forse, stanno risparmiando ai granata un’aria pesante da contestazione ma, in ogni caso, la rabbia dei tifosi si è già manifestata. Il Torino non vince dal 4 novembre e, giovedì 17, arriva la Roma di Fonseca, che ne ha appena fatti 5 al Bologna di Mihajlovic. Non l’avversario migliore, visto il momento ma, i granata, non possono più perdersi in timori reverenziali e, senza dubbio, devono ritrovare la forza del gruppo. La situazione può precipitare ancora.
Se non gira bene al Torino, non gira tanto meglio al Genoa. Rolando Maran si è tenuto la panchina, scongiurando almeno al momento l’ipotesi esonero. Stesso score dei granata: 6 punti in classifica, ottenuti con una sola vittoria. 7 sconfitte e 3 pareggi nei restanti match. Il Grifone, dal suo canto, segna la metà del Torino: appena 10 gol realizzati in 11 partite. Contro la Juventus si è vista una squadra compatta e, verosimilmente, mai arrendevole. I bianconeri, però, l’hanno spuntata grazie alla qualità dei propri uomini cardine. Come per il Torino, la situazione ambientale del Genoa è piuttosto delicata: a fine novembre è stato esonerato il Ds Faggiano, l’uomo indicato come il perno della svolta tecnica. Il Grifone fa un’immensa fatica a segnare: il suo “centravanti” più prolifico è Marco Pjaca, con 3 reti, seguito da Scamacca a 2. Gli addii di Pinamonti e Kouamè hanno lasciato un buco, non ancora colmato. Ora arriva il Milan, reduce dal pareggio casalingo contro il Parma. Un’altra sfida proibitiva per gli uomini di Maran che, però, possono tentare il colpo, approfittando delle assenze rossonere, così come la minor solidità rispetto ai campioni d’Italia. La classifica preoccupa, le prestazioni anche. Il Genoa deve risalire al più presto. Da troppe stagioni, il Grifone scherza con il fuoco della retrocessione.