Tre pareggi in tre partite. Qualcuno potrebbe dire: “Meglio che niente”. Sì, perché l’approdo di Davide Nicola sulla panchina del Torino, seppur ancora nelle fasi primordiali del lavoro, sembra aver portato un qualcosa in più. Intanto, i granata, si sono momentaneamente allontanati dalla zona retrocessione, anche se solo di un punto. Nessuna sconfitta e una caratteristica che, paradossalmente, aveva ferito più volte il Toro, ovvero le rimonte. Se con Giampaolo, i granata, erano terribilmente ‘abbonati’ alla rimonta subita, con Nicola sembra essere l’esatto opposto: in ben tre incontri, infatti, il Torino ha riacciuffato il proprio avversario. Sintomo di un gruppo che, verosimilmente, sta ritrovando la sua determinazione anche se, certamente, non può bastare.
Il Torino è ancora work in progress ma, i primi segnali, danno fiducia al popolo granata. Il tecnico Davide Nicola sta ancora cercando il suo undici ideale. Nel corso dei tre match, finora disputati, si è potuto assistere a tre composizioni differenti del terzetto difensivo. Contro il Benevento, Nicola ha schierato Lyanco, Izzo e Ricardo Rodriguez. Nel match contro la Fiorentina, si è visto il tris composto da Lyanco, Bremer e Buongiorno. Nella recente rimonta contro l’Atalanta di Gasperini, Nicola si è affidato ad un trio formato da Bremer, Izzo e N’Koulou. Tre opzioni diverse e tre differenti impressioni che, a questo punto, aiuteranno il tecnico a scegliere l’assetto definitivo.
Nicola, inevitabilmente, cerca ancora il settaggio più congeniale, al fine di esaltare le prestazioni del suo Torino. Non solo la difesa tra le manovre in corso d’opera del tecnico. A centrocampo, contro la banda di Gasperini, Nicola ha gettato subito nella mischia il neo arrivato Mandragora. Ne paga le spese il polacco Karol Linetty, poiché Nicola sembra ben risoluto ad affidarsi agli ‘intoccabili’ Lukic e Rincon, finora sempre titolari. Sugli esterni, il neo allenatore ha mostrato di fidarsi di Singo, inamovibile. Ancora qualche riflessione sulla fascia sinistra, in una staffetta tra Ansaldi e Murru.
Uno degli altri nodi che Nicola dovrà sciogliere, è ancora quello relativo al partner del vero imprescindibile della squadra: il capitano Andrea Belotti. Finora la scelta è ricaduta sempre su Simone Zaza, autore di una doppietta contro il Benevento. Occhio, però, alle quotazioni in risalita del classe 1997 Federico Bonazzoli che, nell’ultimo match contro l’Atalanta, ha segnato il gol del decisivo 3-3. Manovre in corso in casa Torino, Nicola vuole ottimizzare le qualità della propria rosa.