Torino, Cairo: “Vanoli persona determinata. Sul mercato…”

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Torino, Cairo: "Vanoli persona determinata. Sul mercato..." (Getty Images) - calcioinpillole.com

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha presentato in conferenza stampa il nuovo allenatore del club, Paolo Vanoli. Il patron dei granata ha ha affrontato vari argomenti, come il mercato.

Direttamente dal ritiro estivo a Pinzolo, oggi si è tenuta la conferenza stampa di mister Paolo Vanoli. Il neo allenatore del Torino è stato affiancato dal presidente Urbano Cairo, il quale ha voluto ringraziare prima l’ex Ivan Juric, passando poi alla nuova guida tecnica e al mercato in corso. “È molto che non ci vediamo in conferenza, l’ultima volta fu quando presentammo mister Juric, 3 anni fa. Poi da allora incontri fugaci dopo le partite, molto veloci. Oggi sono qui perché ci tengo molto a presentare il nuovo mister Vanoli e poi se avete domande, sono ben lieto di rispondere a ciò che vi interessa sapere. Faccio un ringraziamento a Juric, ci tengo: tre anni importanti, abbiamo ripreso un certo tipo di cammino, con due decimi posti e un nono dopo due anni difficili della pandemia. Lo ringrazio, ha fatto tre anni molto buoni con noi, abbiamo sviluppato talenti, è stato un mister molto schietto e franco, sono contento anche abbia detto ciò che pensava e gli faccio un ‘in bocca al lupo’ per il futuro“.

Torino, la conferenza stampa di Cairo

Su Vanoli

Ora veniamo a Vanoli, me ne parlava molto Vagnati, che lo aveva visto allenare a Venezia, dopo l’esperienza allo Spartak Mosca. Prese il Venezia penultimo in classifica, lo portò ai playoff e poi l’anno scorso alla promozione. La sua storia mi ha molto colpito, in particolare quando è arrivato a Venezia. Con interventi piuttosto decisi ha ribaltato la situazione e poi li ha portati in Serie A. È una persona molto determinata e ambiziosa, ha rinunciato a un incarico importante e con minori responsabilità come quello di seguire Conte al Tottenham. Ha lavorato anche con Sacchi e Ventura, poi è diventato primo allenatore, questa sua voglia e ambizione mi ha molto colpito. Allena con una carica incredibile, come avete visto“.

Sulla scelta di Vanoli

Non conoscevo Vanoli, avevo visto sporadicamente il Venezia. Me ne ha parlato molto Vagnati, mi ha raccontato del suo calcio divertente, propositivo, con attenzione alla fase difensiva anche. Con Conte faceva in particolare questo, quindi ha una attenzione notevole a questo aspetto del gioco. Quando l’ho incontrato poi, mi ha raccontato la sua carriera e ho visto una voglia di fare e affermarsi. L’esempio di Conte mi ha ricordato la mia storia, quando io facevo da assistente a Berlusconi da ragazzino per esempio, ho visto delle analogie con me. Mi è molto piaciuto. Ho visto voglia di fare, è in una fase di decollo e questi aspetti mi sono piaciuti“.

Su Zapata capitano

Mi piace sicuramente, conosciamo tutti le sue qualità eccelse, ha fatto una carriera importante e l’anno scorso ha fatto una stagione di altissimo livello per i gol fatti e per la partecipazione al gioco, ai momenti. Faceva la corsa indietro, l’intervento a togliere il pallone, la sua grande generosità. Quando l’ho conosciuto e quando poi ci ho parlato ho visto un ragazzo di cuore, generoso, si dà per gli altri. Questo è un fatto positivo. Lui anche fisicamente è una presenza potente, non si può non notare. Condivido la scelta del mister. Mi fa molto piacere questo, benissimo che sia Duvan il capitano. L’ho sempre stimato moltissimo davvero, ha fatto benissimo in Italia e ha dimostrato una generosità rara, in campo e fuori. Per fisicità, Duvan è quasi iconico mi viene da dire. Siamo molto felici che sia contento di essere il nostro capitano“.

Sugli investimenti

Se parliamo di ambizioni, per quanto mi riguarda ho dimostrato di averne molta facendo anche cose inaspettate e a volte impossibili. L’ambizione è il motore della mia vita. Nel calcio devi anche fare i conti con le risorse: non è un caso che da quando ci sono i diritti tv, dal 1993, in Italia hanno vinto quasi sempre le stesse squadra a parte l’eccezione della Roma e della Lazio e poi del Napoli. In 31 anni, a parte queste tre, hanno vinto sempre le stesse tre che sono Inter, Milan e Juve. Questo qualcosa dice. Dal 2012, dal ritorno in A, nei 12 campionati abbiamo avuto il primo in cui ci salvammo tranquillamente, poi non era minimamente un’aspettativa arrivare settimi e divenne Europa con il Parma che non aveva bilanci in regola. E l’anno successivo arrivammo noni con buon percorso in Europa, fino al 2018/2019 ai preliminari contro il Wolverhampton che era una squadra top“.

Dal 2012 siamo andati costantemente in ascesa, poi abbiamo fatto qualche investimento eccessivo che non ci ha dato risultati ed è arrivata la pandemia che è stata un disastro per tutti i bilanci con gli stadi chiusi e sponsor che riducevamo investimenti. Eravamo pronti al salto successivi, ma è arrivata pandemia e investimenti esagerati tra Verdi e Zaza che per noi non erano la cosa giusta. Per voler fare qualcosa in più, abbiamo fatto una cosa che ci ha penalizzato. Abbiamo sommato situazioni negative e questo lo abbiamo dovuto digerire e recuperare anche economicamente. Abbiamo fatto meno di ciò che avremmo voluto per una situazione economica deficitaria“.

Ora non siamo a posto, abbiamo fatto sei bilanci in perdita e sono cose che pesano, ma non è una colpa non aver 50 milioni da mettere ogni anno nel Toro: non è una cosa che qualcuno mi possa addebitare, bisogna trovare un percorso sostenibile. E per noi è un vivaio che dia giocatori per la prima squadra, lo scouting che dà giocatori con operazioni per trovare talenti a cifre abbordabili e diventano calciatori importanti. L’aspettativa è più alta, è giusto che il tifoso che l’abbia e lo vediamo in tutte le piazze, ma negli ultimi 12 anni siamo stati otto volte nella parte sinistra e negli ultimi due anni abbiamo lottato per l’Europa perdendola anche a campionato finito, come quest’anno. E nella stagione precedente all’ultima contro l’Inter…Non è un percorso così negativo, ma tutto è migliorabile e bisogna fare di meglio. Ma per quanto mi riguarda, l’errore che ho fatto nel 2018/2019 è stato fare qualcosa in più per i nostri bilanci che non potevano permetterselo“.

Sul mercato

Ci servono ancora uno o due difensori al centro della difesa e un quinto a sinistra che è importante aggiungere a questa rosa. A centrocampo siamo coperti, abbiamo un reparto molto ricco, non credo ci saranno interventi se non uscirà nessuno“.

Su Adams

Adams è un giocatore importante, ha fatto cose eccellenti in Inghilterra, far gol in Premier non è mai banale. Scamacca l’anno scorso ha fatto 12 gol, al West Ham ne aveva fatti forse 3. Adams ne ha fatti molto di più di lui in Premier per dire, era arrivato a 9. Un giocatore con qualità tecniche e fisiche veramente importanti, da giocatore di Premier, di calcio inglese“.

Sugli obiettivi

Meglio non fare proclami, dichiarazioni o altro. Inizia un nuovo ciclo, un progetto nuovo, con un nuovo mister, la squadra la stiamo cambiando. Oggi è importante lavorare e va fatto con grande dedizione, con impegno, poi vedremo. Facciamo step dopo step, oggi penso sia meglio fare un passo per volta. Completiamo prima la squadra e facciamo lavorare il mister, poi arriveremo a un certo punto magari anche dichiarandoci. Per ora stiamo concentrati su cosa dobbiamo fare e facciamo anche velocemente magari“.