Top players europei nel 2020: Robert Lewandowski
Se il 2020 fosse un giocatore, sarebbe Robert Lewandowski. Protagonista con il Bayern Monaco delle conquista della Champions League e della Bundesliga. Ma anche ingiustamente privato, nell’eccezionalità di una stagione comunque arrivata al termine, del Pallone d’Oro. Che, moralmente, è del centravanti polacco, capace di oscurare, secondo chiunque sia dotato di buon senso, sia Messi che Cristiano Ronaldo. La decisione di “France Football”, si non assegnare il premio più ambito per chiunque faccia questo mestiere, è stata una doccia gelata. Non stupisce che, prima della finale di Champions League contro il PSG, il popolo di calciofili di Twitter si sia letteralmente ribellato. Invadendo le bacheche di messaggi tutti uguali: “Giustizia per Robert Lewandowski”.
Il centravanti polacco, in realtà, giustizia in campo è stato capacissimo di farsela da sé, partendo proprio dalla Champions League 2020. Edizione conclusa con 15 reti: solo Cristiano Ronaldo, in due occasioni, nella storia della competizione, è riuscito a fare meglio. Ha segnato contro chiunque, negli ottavi contro il Chelsea, nella goleada dei quarti di finale contro il Barcellona, nella semifinale contro il Lione. Non c’è differenza per Lewandowski, un avversario vale un altro, e una competizione vale l’altra. In Bundesliga, la scorsa stagione ha chiuso a quota 34 reti, non abbastanza per aggiudicarsi la Scarpa d’Oro, sfilatagli da Ciro Immobile.
Ma un bottino sufficiente a salire, a 32 anni, e ancora nel pieno della forma, sul podio dei migliori marcatori della Bundesliga. Ad oggi, le reti segnate tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco sono 253. Davanti a lui ci sono solo Gerd Müller, a quota 365, e Klaus Fischer, già nel mirino, con 268 centri. Di rallentare, Lewandowski non sembra proprio avere alcuna intenzione. La scorsa stagione ha chiuso con uno score di 55 reti in 46 partite, in questa ha già messo a segno 17 reti in Bundesliga e 3 in Champions League.
Numeri che, insieme alla Champions League e alla Bundesliga, l’ennesima, leniscono la delusione per il mancato Pallone d’Oro. O che, se il polacco decidesse di non fermarsi neanche nel 2021, chissà che non convincano quelli di “France Football” a riparare il torto. E scolpire il nome di Lewandowski dove merita, tra i grandi del calcio, seppure nell’anno “sbagliato”.