Il 2020 è stato l’anno del passaggio di Erling Haaland al Borussia Dortmund: il trasferimento del gioiello norvegese nel calcio che conta gli ha spianato la strada verso la gloria e verso il successo, a suon di gol e di giocate da extraterrestre.
Il 2020 è stato l’anno della consacrazione di quella che sembrava una macchina da gol creata ad uso e consumo per i campionati minori, senza la possibilità di vederla spopolare in serie nel resto del mondo. Si, perchè difficile pensare che 20 anni sia da essere umani cambiare vita senza risentirne neanche un po’: Haaland non ha battuto ciglia quando dal Salisburgo è stato catapultato all’ombra del Signal Iduna Park, per circa 20 milioni di euro. Un affare che tra commissioni e stipendio (contratto fino al 2024) ha toccato quasi i 100 milioni di euro. Per il giovane vichingo nulla di così importante da fargli tremare le gambe. Segnava tanto al Salisburgo e ha continuato a farlo al Dortmund, tra i grandi e contro i grandi, con una continuità pazzesca e con una mentalità vincente. Il numero 9 dei gialloneri si è presentato con una tripletta all’esordio contro l’Augusta in campionato: chi pensava fosse un caso si è dovuto ricredere quando l’ha visto segnare 2 gol al debutto in Champions League contro il Paris Saint Germain, segnando probabilmente uno dei gol più belli di questo 2020.
Haaland in questo suo primo anno al Dortmund si è contraddistinto per il senso del gol, per il modo di attaccare e per l’esplosività che non sembrava avere. Di certo non elegante nei movimenti, ma guai a pensare che il suo modo di giocare non sia efficace.
Per rendere meglio il concetto è importante passare ai numeri, ma per leggerli vi consigliamo di sedervi: in totale Haaland ha collezionato 32 partite nel 2020 con la maglia del Dortmund dove ha messo a segno ben 33 reti e collezionato 6 assist. Più gol segnati che partite giocate e ciò potrebbe bastare per capire il livello dell’attaccante di cui stiamo parlando. Il classe 2000 ha collezionato 39 reti delle 53 segnate dal Borussia Dortmund con lui in campo. In pratica quasi il 75% dei gol fatti dai gialloneri con Haaland in campo provengono proprio dal numero 9. Statistiche impressionanti che hanno trovato conferme anche in Champions League: nella partita di questa stagione contro il Brugge Haaland ha segnato il suo 15esimo gol dopo 12 presenze in CL. Un record incredibile per il 200enne che ha letteralmente polverizzato il record precedente che apparteneva a Ruud Van Nisterlooy che riuscì a segnare 15 gol dopo 19 partite giocate. Per capire la portata dell’impresa compiuta dal norvegese basta pensare che Messi segnò 15 gol dopo 29 partite e Cristiano Ronaldo impiegò addirittura 51 incontri prima di raggiungere quota 15.
Il 2020 è stato anche l’anno del premio Golden Boy e purtroppo è finito diventando anche l’annata del primo infortunio importante dell’attaccante mancino.
Un problema muscolare che l’ha costretto a saltare fin qui 7 partite tra CL, Bundesliga e Coppa di Lega, ma che molto probabilmente lo vedrà tornare subito in campo nella prima partita del 2021. A Dortmund lo aspettano così come in tutto il mondo, pronti per un altro anno caratterizzato dai suoi gol.