I tifosi di Bayern Monaco e Borussia Dortmund si schierano contro il Mondiale in Qatar. Durante le gare di oggi in Bundesliga, sugli spalti sono apparsi striscioni che invitano al boicottaggio della manifestazione, viste le modalità con cui è stata preparata la rassegna iridata.
I tifosi di Bayern Monaco e Borussia Dortmund sono spesso rivali, visto che le proprie squadre si giocano ogni anno i trofei in Germania. Su una questione però sono solidali, ossia sull’essere totalmente contrari ai prossimi Mondiali in Qatar. Al Signal Iduna Park, durante Borussia-Bochum, i fan del BVB hanno esposto un lunghissimo striscione che ha avvolto il muro giallo in cui invitano chiaramente a boicottare la rassegna iridata “Boycott Qatar 2022” e “Abschalten Qatar”. Inoltre, si legge anche “mehr tote als spielminuten”, ossia “Più morti che minuti giocati”.
Sulla stessa lunghezza d’onda i tifosi del Bayern Monaco, che in trasferta a Berlino hanno esposto uno striscione che recita “15mila morti per 5760 minuti di gioco. Vergognatevi”. Il riferimento è chiaramente alle voci sulle migliaia di morti causate dai lavori nella costruzione degli stadi in Qatar. Voci non confermate ma che sono talmente insistenti da far pensare che un fondo di verità ci sia eccome.
Le prese di posizione di oggi dei tifosi tedeschi sono solo le ultime in ordine di tempo, visto che le violazioni dei diritti umani nelle modalità di preparazione dei Mondiali 2022 sono evidenti, anche se difficilmente dimostrabili. Secondo una ricerca di Amnesty International, dal 2010 al 2019 si sono verificate 15021 morti le cui cause indicate nei certificati sono inattendibili. La maggior parte dei decessi riguarda immigrati arrivati in Qatar proprio per lavorare alla costruzione degli stadi per il Mondiale e le cause ufficiali sono quasi tutte “per arresto cardiaco”.
Lo stesso Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha minimizzato la questione nei mesi scorsi, dicendo: “Il Qatar ha attuato veri cambiamenti per migliorare le condizioni dei lavoratori migranti” e “Quando dai lavoro a qualcuno gli dai dignità e orgoglio”. E proprio ieri ha inviato una lettera a tutte le Nazioni partecipanti, scrivendo – secondo Sky Sports UK -: “Sappiamo che ci sono sfide e difficoltà politiche in tutto il mondo, ma per favore non lasciate che il calcio venga trascinato in ogni battaglia ideologica che esiste”. Come per dire, il calcio deve rimanere ben lontano da tutto.