Thiago Motta-Juventus: tutti i nodi vengono al pettine | Così a giugno sarà divorzio
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Thiago Motta, allenatore della Juventus - lapresse - calcioinpillole.com
La prematura eliminazione della Juventus mette Thiago Motta spalle al muro. Progetto troppo traballante: così a giugno sarà divorzio.
Nel business plan del 2023-24, Massimiliano Allegri doveva riportare la Juventus in Champions League, un trofeo, l’abbattimento del monte ingaggio bianconero e la valorizzazione dei Next Gen, in modo tale che si sarebbe potuto avere delle plusvalenze a chilometri zero. I migliori sarebbero rimasti nella Torino bianconera.
L’allenatore livornese c’entrò tutti i gli obiettivi di quel business plan: Juventus in Champions e con un’altra Coppa Italia in bacheca, le scelte di mercato in condivisione con Allegri avevano abbassato il monte ingaggi. L’esplosione di alcuni Next Gen ha permesso ai bianconeri di fare mercato.
Nonostante tutto questo, con Max Allegri si è scelto il divorzio, una separazione dolorosa con la coda polemica evidenziata da quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, al termine del successo in Coppa Italia, con Allegri imbufalito con Giuntoli.
La Juventus cambia: arriva Thiago Motta, si fanno delle scelte condivise, col senno del poi sbagliate pensando al madornale errore di prendere il vice Vlahovic solo a gennaio. Eppure i risultati non arrivano. A dire il vero la società si è sempre schierata dalla parte di Thiago Motta, almeno fino al rovescio di Eindhoven.
Un business plan da rispettare
La prematura uscita di scena della Juventus dalla Champions League ha fatto perdere dei soldi alla Juventus. Soldi peraltro spesi in abbondanza (vedi i 60 milioni per Koopmeiners e i 50 per Douglas Luiz che non stanno fruttando nulla, anzi) per il mercato estivo. A cui si devono aggiungere quelli del mercato invernali. Non come i primi, ma corposi.
L’ulteriore problema che si abbatte su Thiago Motta è che i risultati dei bianconeri in campionato mettono a rischio il quarto posto, l’ultimo utile a quanto pare per la Champions, visti i disastri della Juventus, ma anche di Milan e Atalanta, che probabilmente non regaleranno il quinto slot italiano nella Champions League che verrà. Quel business plan 2024-2025 parla chiaro.
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Cessioni dolorose
Se la Signora non andasse in Champions dopo gli ingenti investimenti estivi l’esperimento si trasformerebbe in un fallimento, sottolinea Gazzetta dello Sport, il club rischierebbe di andare incontro a un ridimensionamento, altro che rilancio.
Fare mercato con 60 milioni di entrate in meno imporrebbe cessioni dolorose, quella di Yildiz soprattutto. Senza Champions la difesa di Thiago Motta cozzerebbe proprio con quel business plan della società. Senza Champions non può esserci futuro per Thiago Motta alla Juve, nonostante quel triennale firmato la scorsa estate.