The Leaderless Leagues – Il calcio è senza padroni
The Leaderless Leagues. Con la sconfitta del Liverpool in casa contro il Bunrnley, si ufficializza anche in Premier League ciò che era ormai chiaro in Italia, in Spagna ed in parte anche in Francia, almeno per ora: il calcio è senza padroni. Non ci sono più le squadre ammazzacampionato che fino allo scorso anno dominavano incontrastate: Real Madrid, Barcellona, Juventus e il Liverpool, che lo scorso anno fu praticamente campione già a marzo, oggi faticano a trovare continuità.
The Leaderless League
In Inghilterra, tra Covid e Brexit, c’è spazio anche per il calcio. Ed è un calcio totalmente diverso rispetto a quello dello scorso anno. Al giro di boa, in questa stagione, ci sono tre squadre nel giro di due punti: guida il Manchester United con 40 punti, seguono Manchester City (con una partita in meno) e Leicester a 38. Il Liverpool, che lo scorso anno di questi tempi guidava la classifica con 16 punti di vantaggio sul Leicester, frutto di 18 vittorie ed un pareggio in 19 gare, quest’anno è già stata battuta tre volte. Liverpool Leaderless dunque: i Reds sono distanti sei punti dal Manchester United capolista e la Premier League si riscopre senza un padrone.
La Liga Sin Lìder
Anche la Spagna ha perso i suoi punti di riferimento calcistici, nella Liga così come nella Copa del Rey. Il Real e l’Atletico Madrid cadono in coppa contro una squadra di terza divisione, una delle quali mette in difficoltà anche il Barcellona ed in Liga i classici padroni del calcio spagnolo, Barcellona e Real Madrid, boccheggiano e sono lontanissime dall’Atletico di Simeone. Lo scorso anno la coppia Barca-Real guidavano la Liga a braccetto con 40 punti. Quest’anno, invece, l’Atletico Madrid ha 7 punti di vantaggio ed una partita in meno rispetto a blaugrana e blancos. Capovolgimento di fronte, la Liga sin lìder.
Il calcio è senza padroni
Il calcio è senza padroni, anche in Serie A. La Juventus che lo scorso anno al giro di boa si laureava Campione d’Inverno, quest’anno è lontana 10 punti dal rinato Milan di Pioli ed Ibrahimovic che, nel frattempo, si gioca il titolo di Campione d’Inverno con l’Inter. E così, anche la Juventus che da nove anni domina la Serie A, perde la sua leadership e si ritrova a lottare per rientrare tra le prime quattro: obiettivo, neanche questo, non scontato.
La révolution
Anche in Francia la situazione è cambiata. Per ora il PSG regge, ma non è più il padrone incontrastato della Ligue 1. Lo scorso anno i parigini guidavano la classifica con 8 punti di vantaggio sull’Olympique Marsiglia, dopo 20 partite. Quest’anno, invece, la squadra ora guidata da Pochettino, lotta punto a punto Lille e Lione. Si soffre, si suda, non c’è più leadership, neanche in Francia.
Die Ausnahmeregelung
Die Ausnahmeregelung, l’eccezione, quella che conferma la regola a livello europeo proviene dalla Germania ed è rappresentata dal Bayern Monaco. I bavaresi, rispetto alle altre leader europee, hanno infatti ribaltato a proprio vantaggio il parziale della scorsa stagione. Nel 2019/2020, alla 18sima giornata, la squadra di Flick inseguiva il Lipsia con 4 punti di svantaggio. Quest’anno, invece, è esattamente il contrario: guida il Bayern, comunque campione in carica, segue il Lipsia a 4 punti di distanza.
Il Bayern Monaco, dunque, è l’eccezione che conferma la regola di un calcio senza più padroni: anche in Scozia il Celtic, padrone del campionato da nove anni consecutivi, quest’anno insegue i cugini Glasgow Rangers con ben 20 punti di distanza in un campionato già virtualmente chiuso a dieci giornate dalla fine; in Portogallo guida la classifica lo Sporting Lisbona, che non vince il campionato da quasi 20 anni; in Turchia il Trabzonspor leader del campionato, non vince la Super Lig dal lontano 1983/1984.
La crisi del calcio europeo, dovuta alle difficoltà economiche post-covid, si riflette in una caduta dei classici leader nazionali e chissà se alla fine anche nelle competizioni internazionali possa imporsi una squadra “nuova”. Il calcio è senza padroni, tutto è possibile.