Terim: “Turchia come l’Italia. Anche io e Mancini siamo simili”

Fatih Terim, ex commissario tecnico della Turchia, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport in vista del match inaugurale di EURO 2020 tra la Nazionale turca e l’Italia: “Ogni partita è importante ma l’Italia in più è una delle favorite del torneo e questa è la gara inaugurale. Gli occhi di tutto il mondo saranno puntati su di noi. Ma penso che sia una grande opportunità per tutti i calciatori. Prima di tutto dovrebbero divertirsi, solo per il fatto di esserci. So che l’Italia è imbattuta da 27 partite, l’ultima sconfitta risale a quasi 3 anni fa, ma i tornei come l’Europeo hanno uno spirito diverso. E poi credo che la Turchia non sia una squadra di livello inferiore all’Italia, ci divertiremo di sicuro”.

Sugli obiettivi della Turchia: “Non credo che qualsiasi successo la Turchia possa ottenere nel torneo sarà per me una sorpresa. Considerando i 26 convocati è di certo la squadra più giovane del torneo, ma questi giocatori hanno lottato finora per obiettivi importanti in grandi club europei. Vengono da Juve, Milan, Lilla, Liverpool, Leicester, squadre che hanno giocato per il titolo, oltre a quelli delle nostre big quali Galatasaray, Fenerbahçe, Beşiktaş e Trabzonspor. Sono giovani ma già con un’esperienza di livello. La Turchia è un team dal “tocco magico”, Güneş è un mio vecchio amico con cui ho giocato in nazionale fra il 1975 e il 1984. È uno degli uomini di maggior successo che la Turchia abbia prodotto nel calcio. Sì, spero che si ripeta o che faccia anche meglio”.

Su Hakan Calhanoglu: “Hakan è di certo molto importante, ma non c’è nessuna “stella più grande” in Turchia. Ho lavorato con la maggior parte di questo gruppo, sono giocatori di altissima qualità ed esperti anche se sono giovani. Il successo della squadra è il collettivo, non solo una stella. L’Italia dovrà stare attenta ad Hakan e a tanto altro”.

Sul lavoro svolto da Roberto Mancini in panchina: “Mancini ha fatto un ottimo lavoro, è un team tosto, che non è battuto da tanto tempo. L’Italia riflette il punto di vista di Roberto sul calcio. Una squadra notevole con 3-4 elementi maturi ed esperti e giovani molto interessanti. Mancio, come me, ha lavorato con la Fiorentina e col Galatasaray, abbiamo percorso strade simili. Credo possa avere successo. Anzi, mi auguro che la gara inaugurale sia pure la finale”.

Share
Published by
Alessio Eremita