Il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas, è stato intervistato durante il Social Football Summit, evento organizzato da Social Media Soccer. Il numero uno del campionato spagnolo è intervenuto su svariati argomenti, tra cui la digitalizzazione del calcio e gli incentivi pubblici.
“Come Liga abbiamo cominciato ad innovare e digitalizzare la nostra struttura nel 2014, quindi è un processo che parte da lontano. Abbiamo un dipartimento tecnologico che conta circa 70 persone. In tutto abbiamo 128 persone che si occupano di tecnologia e circa 50 persone dislocate sui vari mercati. Questo per far capire che non è un processo che risponde al contesto attuale, ma piuttosto un processo iniziato da tempo”.
“Il settore pubblico deve rendersi conto che il calcio è un’industria da non sottovalutare nell’analisi del contesto economico. L’iniziativa privata credo sia fondamentale, oltre quella pubblica. Lo Stato non deve aiutare direttamente ma credo sia necessario che piuttosto incentivi fiscalmente gli investimenti privati, come per esempio ha fatto l’Italia. Nel vostro Paese il Decreto Crescita ha portato investimenti capaci di attrarre grandi campioni e sono sicuro che questo porterà dei benefici alla fiscalità nazionale. Non lo dico solo in ambito sportivo ma anche per tutto quello che ruota intorno allo sport, e al calcio nello specifico. Spero che la Spagna faccia lo stesso percorso intrapreso in Italia“.