Serie A

Tare ricorda gli anni alla Lazio: “Con Lotito esperienza formativa”. Poi svela un retroscena su Milinkovic

Tare – Ospite a Tv Play, l’ex Direttore Sportivo della Lazio ha parlato della sua esperienza in biancoceleste svelando un importante retroscena su Milinkovic-Savic.

Tare, le dichiarazioni dell’ex DS della Lazio

Igli Tare (ANSA) – CalcioinPillole.com

LAZIO – Di quello che ho fatto alla Lazio non cambierei niente. È stata importante e formativa, ho imparato il mestiere facendolo, anche grazie a chi ha lavorato al mio fianco. L’unico rammarico è che dalla stampa non è mai stata fatta un’analisi fatta bene, bastava guardare i risultati e i bilancio. Non mi vergogno di dire che ho fatto degli errori, come sono stati fatti in tutte le società. Sono state fatte chiacchiere da bar, dette cose non vere o giuste. Mi sarei aspettato un’analisi più concreta. Quali? Le cifre, i bilanci, tante cose… tutto è stato strumentalizzato, io sapevo il perché e il motivo avveniva questa cosa, ma non mi interessava. Quel che mi importava era sapere come andava la Lazio e spero che continui a essere una squadra top

MILINKOVIC – “È stato detto che sarebbe andato via a zero o che non voleva restare. L’unica cosa vera è che Lotito ha rifiutato più di 100 milioni dal Milan e dal Manchester United. Voleva tenere un giocatore fondamentale per la Lazio, la sua assenza si nota oggi. Ma vendere Milinkovic alla cifra con cui è stato ceduto quest’estate, a pochi mesi dalla scadenza del contratto, significa aver fatto un ottimo lavoro, ci sarebbe solo da fare i complimenti agli agenti e alla società. Una cifra come quella sarebbe stata importante per la crescita e per i bilanci, visto che poi abbiamo avuto dei problemi come quelli dell’indice di liquidità. La Lazio nell’anno del Covid stava per vincere lo Scudetto e sarebbe stato il coronamento di un lavoro fantastico da parte di tutti”.

LOTITO – “Lotito è una persona che nel bene e nel male resta così com’è. Io ci ho lavorato da vicino, quando è calmo e fermo su certe situazioni è una persona che dà la possibilità di lavorare con serenità. Nei momenti di difficoltà lui non cambia, crede nella continuità e infatti fatica a cambiare allenatori. Il tempo sarà galantuomo anche per lui, ha fatto un grande lavoro come presidente della Lazio”.

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Published by
Alberto Petrosilli