Superlega europea, sul progetto ancora più dubbi che consensi
Circolano ancora diverse ombre sull’idea della Superlega europea. Il progetto, balzato negli ultimi giorni sulle pagine dei giornali di tutta Europa, ha ancora molta strada davanti a sé per poter diventare realtà, ma vede già ingrossarsi le file dei propri detrattori.
L’ultimo in ordine di tempo è Arsène Wenger, che al Guardian racconta le sue rimostranze nei confronti del possibile nuovo torneo. “Chiaramente le altre leghe vogliono distruggere il vantaggio economico che ha la Premier League. Per loro il miglior modo per riuscirci è creare una Lega europea”. Conclude poi sibillino. “In pratica vorrebbe dire distruggere la Premier”.
L’opinione del tecnico francese rispecchia quello che è il sentore comune in Inghilterra, dove già una settimana fa i principali giornali avevano titolato condannando l’ipotesi.
Se in Premier molti hanno visto di mal grado l’idea della Superlega europea, in Spagna la proposta è stata teatro di scontro fra l’oramai ex presidente del Barcellona Bartomeu con Javier Tebas, capo della Liga.
L’ex patron blaugrana ha lasciato, in quella che è stata in pratica una delle sue ultime uscite, la sua benedizione al nascituro progetto, paventando una partecipazione del club catalano. Tebas ha risposto alle dichiarazioni di Bartomeu con un tweet, nel quale ha affermato come l’annuncio “della partecipazione ad una competizione fantasma, che sarebbe la rovina del Barcellona, dimostra la sua ignoranza nel mondo del calcio”.
Desafortunado @jmbartomeu, anunciando el último día la participación en una competición "fantasma, que sería la ruina para el @fcb, y ratifica su ignorancia en la industria del futbol. Triste final de un presidente que tuvo aciertos y últimamente errores.https://t.co/byyci9cl8h
— Javier Tebas Medrano (@Tebasjavier) October 27, 2020
Un progetto dunque, quello della Superlega, che pare destinato a dividere ulteriormente prima di vedere (forse) in futuro la luce.