La finale di Supercoppa italiana, si giocherà per la terza volta a Riad. I due precedenti mostrano una specifica statistica che fa sorridere l’Inter.
Al di la di quelle che possono essere le riflessioni in merito, esportare il prodotto calcio, con specifiche competizioni giocate all’estero è qualcosa che, considerate le dinamiche relative, ingolosisce sempre di più il calcio italiano. Napoli e Inter si sfideranno questa sera a Riad, località che per la terza volta nella storia della stessa competizione ospita una finale di Supercoppa italiana. I precedenti, in qualche modo sembrano strizzare l’occhio ai nerazzurri. Il motivo è ben nascosto tra le statistiche delle due gare precedenti.
Il Napoli di Mazzarri proverà questa sera a portare a casa un trofeo che significherebbe ossigeno puro e magari veicolo di speranza per il prosieguo della stagione. Dall’altra parte, l’Inter, schiacciasassi in campionato cerca conferme per quella che potrebbe essere per i nerazzurri la stagione da incorniciare sotto lo guida di Simone Inzaghi. Gara apertissima, una finale, si sa, fa storia a se, poco contano equilibri e rapporti di forza generali. Le due squadre si affronteranno a viso aperto, ognuna per provare a portare in sede l’ambitissimo trofeo nazionale.
Una statistica, si diceva, potrebbe supportare i nerazzurri. Una serie di osservazioni, numero insomma, qualcosa che però delinea un ipotetico scenario già vissuto nel corso delle due precedenti finali di competizione disputate nella città di Riad. L’esordio assoluto, per il calcio italiano, nella sede specifica è avvenuto il 22 dicembre del 2019. In quella data la Juventus campione d’Italia ha affrontato la Lazio, vincitrice della Coppa Italia, allo Stadio dell’Università Re Sa’ud (sede dell’imminente finale). Risultato finale 1-3 per i biancazzurri, che in quell’occasione conquistarono la quinta Supercoppa italiana della propria storia.
Seconda tappa a Riad il 18 gennaio 2023, ultima volta per la classica formula della competizione. Il derby di Milano si sposta in Arabia Saudita, stavolta allo Stadio Internazionale Re Fahd. Il Milan scudettato affronta i cugini vincitrici, l’anno prima, della Coppa Italia. Risultato finale 3-0 per i nerazzurri che portano a casa la seconda Supercoppa italiana consecutiva, la settima complessiva. A vincere, quindi, ancora una volta, non è la squadra campione d’Italia, bensi quella che potrebbe definirsi, per la sola stagione precedente “meno titolata”. Sulla panchina, nelle due occasioni citate, delle due squadre vincenti, Simone Inzaghi.
Ricorre, inoltre, il numero “3”, come i gol segnati dai vincitori delle due precedenti sfide di Riad. Per l’Inter, poi, un eventuale successo vorrebbe dire vincere il trofeo per la terza volta consecutiva, tre con il tecnico piacentino in panchina. Ancora e sempre il numero “3 ” insomma, un caso?