Per il nuovo stadio della Roma? “Siamo in work in progress“. Questo è il mantra a cui ormai la maggioranza dei tifosi dei giallorossi sono abituati a sentire nel momento in cui si espone il problema (e non la tematica) della nuovo struttura da tempo nei pensieri e nei sogni dei Friedkin. Ci sono moltissime complicanze da risolvere e la prima sarebbe quella di trovare le aree in cui costruire la nuova struttura. Anche la politica dibatte su questo, con il nuovo governo targato Meloni che cercherà di risolvere la questione. Ma non sarà semplice. Lo stadio dovrebbe erigersi fra la zona di Pietralata, periferia romana. Dovrebbe e non sarà: questione di modi verbali che non garantiscono nessuna certezza, se non quella condizionale.
Anche uomini politici e di settore sono intervenuti su questo tema che coinvolge direttamente la grande maggioranza dei tifosi giallorossi che vorrebbero avere una nuova casa in cui poter stare. Per quanto riguarda le possibili aeree stadio, è intervenuto il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca in merito a questo tema. Queste le sue parole: “Delle 30 particelle catastali, solo 11 risultano in possesso di Roma Capitale, 13 nelle disponibilità di terzi privati, e 6 di proprietà di persone fisiche. Le aree sono tutte già di proprietà comunale? Serve chiarezza sulla piena disponibilità delle aree”. La risposta, poi, è arrivata dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia: “Gli uffici stanno lavorando. Bisogna attendere”.
In tutto questo è palese notare un filino di confusione relativa alla parte in cui costruire tutto quello che sarà poi il contorno dello stadio. Quindi uno spazio accoglienza per i tifosi, un’arena, una piazza di ritrovo, un centro sportivo con campi da padel e da calcetto, e giochi per i bambini. Tutte idee nella testa di chi vuole iniziare a costruire a Roma qualcosa di importante, ma che dovrà in questi tempi discutere per trovare un accordo e una soluzione.