Non accenna a districarsi la questione legata agli impianti sportivi delle squadre di Serie A. Della vicenda ha parlato anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, parlando apertamente sulla possibilità di un trasferimento allo Stadio Flaminio di Roma.
Torna a tenere banco la questione relativa agli stadi in Italia, ancora molto indietro rispetto a gran parte del resto d’Europa. Di questo ha parlato a La Gazzetta dello Sport anche il presidente della Lazio, Lotito.
Per i biancocelesti si è parlato anche di un trasferimento allo Stadio Flaminio, impianto solitamente utilizzato per il rugby. Il problema dello stadio romano, però, è sotto gli occhi di tutti e riguarda la capienza. Il Flaminio, infatti, conta attualmente circa 18mila posti, troppo pochi e non a norma per la Serie A. Su quali siano le richieste del mondo del calcio allo Stato il presidente Lotito non ha usato mezzi termini. Ecco le sue parole: “Gli stadi. Siamo il Paese della burocratizzazione. Perché non pensare a un sistema commissariale centrale che prescinda da interessi particolari e corporativi del territorio?”.
E sull’impianto aggiunge: “L’acquisizione sarebbe la cosa più semplice, ma è chiaro che quello stadio parte da 16-18 mila posti considerando le norme per la sicurezza. E invece per essere fruibile serve uno stadio da 45-50 mila, con la copertura e con i parcheggi e un intero sistema di mobilità”.