“Squalificato per 3 anni”: la FIFA emette la sentenza più dura possibile | Cacciato a pedate dal calcio
La decisione è durissima da accettare e crea un precedente. Ecco cosa è successo e chi dovrà fare a meno dello sport che ha amato.
La sua vita, da questo momento in poi, dovrà fare a meno inevitabilmente dello sport che più ha amato. Non è facile etichettare questa attività, facendola rientrare nelle categorie “lavoro” o “passione”.
In questo caso è bastato un errore, segnalato e condannato a livello mondiale, per far prendere alla carriera del protagonista di questa vicenda un sentiero diverso da quello previsto. Questione di regole e quindi di esempio. Ora tutti conoscono i rischi di questa professione.
Quando poi si è esposti dal punto di vista mediatico in maniera così evidente, ogni mancanza può suscitare sdegno e far partire la classica caccia al colpevole. Anche in questa occasione non ci sono stati sconti da parte dell’organo giudicante.
La squalifica di 3 anni pesa come un macigno. Si tratta della naturale conseguenza per aver violato i principi dell’articolo 13 del Codice Disciplinare FIFA, per di più in occasione di un evento importante e seguito da ogni angolo del globo.
La Corte d’Appello respinge il ricorso
Come riportato da TMW la Corte d’Appello della FIFA ha respinto il ricorso di Luis Rubiales. Tutto è nato da quel bacio dato a Jenni Hermoso durante la premiazione della finale Mondiale di calcio femminile. Ora l’ex presidente della RFEF sarà costretto a restare a guardare.
La Commissione Disciplinare ha spiegato le motivazioni di questa decisione, che era sicuramente nell’aria anche se non si sapeva ancora quanto dura sarebbe potuta essere. La pena di tre anni era stata giudicata da molti come severa ma le motivazioni pubblicate e consegnate a Rubiales riaprono in un certo senso il dibattito.
Un uomo solo
“La Commissione d’Appello della FIFA si è pronunciata sul ricorso presentato dal Sig. Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola (RFEF), contro la decisione della Commissione Disciplinare della FIF, che gli aveva imposto l’interdizione di svolgere qualsiasi attività relativa al calcio a livello nazionale ed internazionale per un periodo di tre anni”.
Rubiales non si è comportato virtuosamente in quell’occasione, violando anche i principi dell’integrità e della buona condotta. In particolare la Commissione d’Appello della FIFA ha evidenziato il mancato rispetto dell’articolo 13 e dei suoi principi. Quella leggerezza gli è costata caro. Ora è un uomo solo che ha qualche flebile speranza di tornare in pista entro i prossimi tre anni.