Dopo tanta attesa è arrivata la sentenza ufficiale in merito alla richiesta di squalifica di Francesco Acerbi. C’è la decisione del Giudice Sportivo.
Era attesa la sentenza sulla richiesta di squalifica di Acerbi. Non solo dai tifosi dell’Inter, della Nazionale o dagli appassionati di calcio in generale. Ma da buona parte della società. Perché quanto successo sul campo fra Acerbi e Juan Jesus, ovvero le presunte parole razziste pronunciate dal nerazzurro, è qualcosa che va al di là degli stadi e del pallone. Per questo la decisione del Giudice Sportivo sulla squalifica di Acerbi ha un peso notevole.
Dopo le accuse di razzismo da parte del difensore del Napoli nei confronti del giocatore dell’Inter, i due sono stati ascoltati nei giorni scorsi dalla Procura Federale, la quale oggi ha emesso la sentenza ufficiale. Tante sono state le ipotesi che sono avanzate nelle ultime ore, fra quelle più dure – si è parlato di 10 giornate di squalifica e l’estromissione dalla Nazionale – a uno stop di 3 giornate soltanto. Ma nessuno immaginava cosa avrebbe deciso il giudice. Il Giudice Sportivo che ha reso ufficiale la sua sentenza. Ecco cosa succederà ad Acerbi e il suo futuro in Nazionale.
Domenica 19 marzo si gioca Inter-Napoli a San Siro. Durante la partita dopo uno scontro di gioco si vede Juan Jesus andare dal direttore di gara e riferirgli che Acerbi lo ha chiamato ‘negro’. L’episodio dopo l’incontro viene spento dai diretti interessati, sebbene fra versioni contrastanti. Da una parte Juan Jesus che dice ‘Acerbi dopo quelle parole si è scusato, son cosa che capitano’, dall’altra il nerazzurro che sostiene ‘non ho mai pronunciato parole razziste’. Fatto sta che il labiale di Juan Jesus che parla con l’arbitro fa il giro di tutte le tv. Tra l’altro il tutto capita nel weekend della lotta al razzismo promosso dalla Serie A.
La questione finisce sul tavolo della procura. Intanto in quei giorni Acerbi dovrebbe partire con la Nazionale per il doppio impegno amichevole negli States. Gli azzurri si riuniscono con il giocatore che racconta la sua verità, Spalletti prende una decisione che comunica poi in conferenza stampa.
Dopo le indagini della Procura tutto finisce nelle mani del Giudice Sportivo che ha emesso ora la sua sentenza ufficiale sulla squalifica di Acerbi. Il difensore dell’Inter e della Nazionale Italiana ha sperato fino all’ultimo di scappare alla stangata.
Il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea, dopo aver visionato i documenti consegnati dalla Procura Federale, ha emesso oggi il verdetto. Un verdetto che Acerbi sperava, ma che nessuno si aspettava. Il Giudice Sportivo infatti ha ritenuto che non ci sono gli estremi per una squalifica.
La sentenza ufficiale è arrivata e ha lasciato in molti di stucco. Non una voglia di giustizialismo ad ogni costo, ma sembrava evidente che un episodio del genere venisse sanzionato. Anche solo per dare un segnale riguardo ad un fenomeno vergognoso come il razzismo negli stadi e nei campi da gioco. Ma il Giudice ha ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per la squalifica del giocatore.
Il Giudice Sportivo e il suo entourage hanno ribadito che “condotte discriminatorie, per la sua intrinseca gravità e intollerabilità, per di più quando riferita alla razza, al colore della pelle o alla religione della persona, deve essere sanzionata con la massima gravità”. Ma ci devono essere delle prove: “l’irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio”.
E nel caso in questione non ce ne sono. “Senza che venga messa in discussione la buona fede del calciatore del Napoli risulta essere stato percepito dal solo calciatore offeso senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale”. In conclusione si legge nel comunicato della Sentenza Ufficiale sul caso Acerbi che ‘essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa, ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario estero […] non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto discriminatorio dell’offesa recata”.
Insomma non ci sono prove che l’interista abbia pronunciato davvero quelle parole e in mancanza di prove, niente squalifica ad Acerbi. Il nerazzurro potrà tornare subito in campo nel prossimo match di campionato. Anche le porte della Nazionale tornano dunque ad aprirsi per il giocatore. Una decisione quella del Giudice Sportivo su Acerbi che farà discutere.