Sporting CP-Atalanta, Gasperini: “L’importante è che Scamacca sorrida. È stato anche sfortunato”
Le parole di Gian Piero Gasperini al termine di Sporting CP e Atalanta, match valido per l’andata dell’ottavo di Europa League. Eccole di seguito.
Solo un pareggio per 1-1– tra lo Sporting Club di Portogallo e l’Atalanta questa sera in territorio lusitano. Resta dunque tutto apertissimo in vista del ritorno dell’ottavo di finale di Europa League tra le due formazione. ‘Solo un pareggio’ perché per quanto visto sul campo, la Dea di Gian Piero Gasperini avrebbe meritato certamente di più. Tantissime le occasioni per la squadra italiana, non concretizzate però quanto dovuto.
In vantaggio è comunque passata la squadra di casa, al 17′ del primo tempo ha trovato l’1-0 con Paulinho. Prima dell’intervallo, al 39′, ci ha pensato Gianluca Scamacca a pareggiare i conti. L’Atalanta ha fatto il possibile nel secondo tempo per vincerla, ma purtroppo non c’è riuscita. Dunque, tutto si deciderà a Bergamo, al Gewiss Stadium, giovedì prossimo.
La prestazione, però, come detto, è stata molto positiva per la Dea. Gian Piero Gasperini l’ha commentata così nel post-partita ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue parole.
Le parole di Gasperini
Risultato: “Per come è andata la partita e per il numero di occasioni potevamo fare meglio. Alcune, come i pali, abbastanza clamorose… Però il risultato è comunque positivo, ci giocheremo la qualificazione in casa e lo faremo nel modo migliore”.
Scamacca: “È risultato libero mentalmente, ha fatto le sue giocate ed è stato anche sfortunato. Ha giocato bene, per la squadra. Se gioca così non ci sono problemi, i numeri li ha. Ha fatto un gran gol… L’importante è che sorrida, va bene così”.
Verso la Juventus: “Col Milan abbiamo fatto un grande punto, un po’ fortunato indubbiamente. La sconfitta con l’Inter ci stava, seppure il risultato sia stato troppo dilatato. La vera delusione è stata col Bologna, aver perso ci dispiace molto ma questa è una squadra che reagisce. E noi abbiamo la fortuna di giocare spesso, anche troppo: quando vinci non assapori neanche le vittorie, ma se perdi riparti subito. Peccato oggi non aver vinto”.
Gol subito: “È figlio di tante cose ed era rimediabile in tanti momenti. Quella pressione che abbiamo messo ci ha aiutato, anche nel nostro gol per esempio. Sul gol siamo andati un po’ fuori, non dovevamo lasciare il tempo di giocare. Siamo stati un po’ lenti, eravamo distanti dalla porta”.
Consapevolezze: “Ci sono partite come col Milan che gli ultimi minuti non passano mai, in cui ti difendi per un punto. E altre in cui l’avversario è in difficoltà e tu stai bene, quelle devi vincere come abbiamo cercato di fare fino alla fine. Ho un nucleo di giocatori che hanno la giusta sicurezza e personalità, poi ne ho un altro tra fasce e attacco che impareranno dai più grandi e poi potremo vincere le partite”.
Lookman: “Ademola non giocava offensivo, faceva 6-7 gol e stava molto più sulla fascia. Adesso è diventato uno che entra in gioco negli ultimi venti metri ed è sempre in grado di creare pericoli. È rapido e veloce, calcia benissimo ed anche tempista di testa. Ogni tanto lo sprono per diventare un giocatore più completo, ha le capacità fisiche per farlo: a volte si nasconde un po’ ma può essere più di riferimento, in quest’anno soprattutto”.