Spezia, Platek: “Puntiamo a modelli sostenibili come Sassuolo ed Atalanta”

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(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Lo Spezia del presidente Philip Platek è una delle realtà più interessanti della nostra Serie A. I liguri, grazie all’ottima stagione disputata sino a questo momento, sono ad un passo dalla salvezza che gli permetterebbe di disputare nella prossima stagione il terzo campionato di Serie A consecutivo. Della realtà spezzina e dei progetti futuri ne ha parlato proprio il numero uno dello Spezia Platek nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di RMC Sport. Ecco le sue dichiarazioni.

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(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Platek: “Dobbiamo avere una nostra accademia”

“Siamo sicuramente felici del presente ma stiamo già guardando al futuro. Il nostro obiettivo è quello di costruire una squadra valida e sostenibile dal punto di vista economico che riesca a competere in Serie A. Chiaramente non sto parlando di qualificazione alle coppe europee, pensiamo sempre a guadagnarci e meritarci la massima serie anno dopo anno”.

“Abbiamo tanti progetti, molti dei quali riguardano le nostre infrastrutture. Vogliamo migliorare il nostro stadio e il nostro centro di allenamento. Stiamo lavorando duramente in questo senso e senza sosta. Sarebbe importante per noi avere un centro di allenamento all’avanguardia e di conseguenza avere una nostra accademia. Siamo a La Spezia da poco più di un anno, stiamo lavorando seriamente seguendo i nostri progetti. Il campo fortunatamente ci sta dando ragione, siamo ad un passo dalla salvezza, così facendo avremo la nostra squadra in Serie A per la terza stagione di fila”.

“Guardiamo ai modelli positivi che esistono anche in Italia. Ad esempio il Sassuolo e l’Atalanta. Gli emiliani penso che ci somiglino molto per numero di abitanti e dimensioni della città. Sono esempi virtuosi che mi piace citare”.

“Noi siamo una piccola realtà e dunque è praticamente un obbligo avere un approccio di sviluppo per giocatori, giovani calciatori. Per club quelli che citavo prima il modo di lavorare, di sviluppare talenti, questa volontà di rispettare l’equilibrio finanziario sono tutti elementi e modelli che vorremmo far nostri”.