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Spezia, la terra di Italiano in cui tutti sono protagonisti

Lo Spezia di Vincenzo Italiano continua stupire e anche ieri ha incantato contro l’Atalanta: in uno 0-0 noioso solo all’apparenza è emersa la splendida organizzazione tattica della compagine ligure che ha messo in difficoltà anche una grande squadra come quella orobica, non la prima a “cadere” sotto i colpi dei neopromossi.

Spezia, la “vittoria” con l’Atalanta

Con l’Atalanta i rischi sono arrivati solo nel finale, ma per quasi tutta la partita i liguri hanno rischiato poco. Al palo di Farias ha risposto il palo di Zapata: un Provedel in grande giornata si è reso protagonista in un paio di occasioni, riuscendo a mantenere il risultato invariato. Un fuorigioco millimetrico, un’Atalanta a tratti compassata ed uno schema tattico chiaro e delineato hanno fatto il resto.

Lo Spezia ha meritato il pareggio ma quella partita la poteva anche vincere. Le occasioni da gol non sono mancate: l’azione corale sempre fluida e ben organizzata ha aiutato gli uomini di Italiano a sviluppare sempre bene la manovra, soprattutto in fase di possesso. Difendere attaccando, questo è il mantra incorporato nei calciatori della squadra ligure, tutti uniti per un obiettivo comune: salvarsi ma stupendo e senza snaturarsi.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

La bellezza della coralità con un leader silenzioso

Se vi aspettate di vedere lo Spezia dietro la linea del pallone siete fuori strada. Combattivi si, chiusi mai: lo spirito offensivo alberga in maniera concreta nella mentalità da squadra vincente di una compagine decisa a conquistare la salvezza con il bel gioco e con l’aiuto di tutti.

Si, perchè questo vuol dire disporre di una rosa a tutti gli effetti: con l’ingresso in campo di Mattiello ieri, Italiano è arrivato ad utilizzare ben 32 giocatori in questo inizio di stagione. Non solo i nuovi arrivati esperti della categoria, c’è stato spazio anche per chi ha accompagnato lo Spezia nella splendida cavalcata fino alla Serie A.

Se cercate una star difficilmente la troverete, ma un punto di riferimento sicuramente si: Matteo Ricci. Il giovane talento cresciuto nel vivaio della Roma ha disputato 6 gare su 7, saltandone solo una per infortunio. In quelle giocate è stato assente dal campo per appena 41 minuti su 540. Ieri ha dato ancora una volta prova del suo straordinario talento: è il fulcro del gioco dello Spezia, disegna calcio ed apre spazi in maniera brillante e pratica. E’ l’uomo in più della squadra di Italiano, fondamentale per l’equilibrio di un team che fin qui ha stupito (quasi) tutti.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images for Lega Serie B)
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Published by
Antonio Giordano