Serie A

Spezia, Gotti: “Siamo in crescita. Ma dobbiamo concretizzare di più”

L’allenatore dello Spezia Luca Gotti è intervenuto in conferenza stampa al termine del match pareggiato per 1-1 contro l’Udinese. Di seguito le dichiarazioni del tecnico dei liguri riportate da TMW.

(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

Spezia, Gotti: “Abbiamo un’identità consolidata. Ma sprechiamo troppo rispetto a quanto creiamo”

In relazione alle singole partite valuteremo se riproporlo a centrocampo Ampadu. Oggi ha avuto la capacità di fare molto bene in difesa che nella ripresa a centrocampo. Ho preso questa decisione perché Bourabia era provato dai 90′ di San Siro ed era ammonito, poi ho fatto lo stesso ragionamento su Kiwior. Ci sono state tante situazioni mezze e mezze, come quella di Arslan. Non volevo essere beffato io“.

C’è un’identità di gioco sempre più consolidata. Sbagli le occasioni perché hai le occasioni. Vorrei sottolineare che non è semplicissimo, dopo tre ko di fila, cercare di giocare così con l’Udinese. Cercare di uccidere la partita, gestire la partita… Nella stessa azione hai tre occasioni e in contropiede prendi gol. Mentalmente ti uccide, ma i ragazzi mi dimostrano uno spirito che mi piace molto“.

Ogni partita ha le sue situazioni. A Milano non ho detto nulla, ma avevo visto chiaramente la spinta di Theo Hernandez, o Giroud che prende per il collo un giocatore nostro e dovrebbe essere espulso. Capitasse a noi, vorrei vedere cosa succederebbe. Poi Giroud è quello che ti fa gol al novantesimo. Oggi come fai a dire all’arbitro che è rigore? Così come fa lui a dire che non lo è. La valutazione è sua, dell’arbitro, ma quella cosa oggettiva è il doppio giallo per Arslan. E fare 60 minuti in 11 contro 10 cambia tutto e lì sì che ti scoccia“.

Nzola dovrebbe imparare a fare i gol facili. Ha fatto gol che si è inventato lui, ma deve imparare a fare anche quelli facili. Verde non si aspettava di partire dall’inizio, gli manca ancora continuità, ma già la sua presenza, il fatto che tiri lui da fermo, cambia la nostra pericolosità. Abbiamo pochi gol addosso come squadra, ma almeno adesso stiamo mettendoci nella condizione di farne di più“.

Caldara merita una sottolineatura. La merita dal punto di vista della professionalità. È un ragazzo che si è presentato in condizioni fisiche difficili, ha giocato in condizioni difficili. È uscito dall’undici e ha continuato a lavorare con abnegazione, spirito, come se fosse il capitano. È un bell’aiuto per i giovani. Con il Milan ha fatto bene, con la Cremonese anche. Si trova a suo agio da centrale dei tre. Paghiamo in termini fisici, ma siamo cambiati rispetto all’inizio. Mi sono un po’ arrabbiato con Bastoni che non ha seguito l’azione sul cross di Holm, ma abbiamo pensato al gol preso all’ultimo con la Fiorentina e con il Milan. Ci sono momenti“.

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Published by
Riccardo Tanco