Il ventunenne colombiano Kevin Agudelo, si presenta in conferenza stampa. Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Genoa, con la maglia dello Spezia ha già giocato due partite.
Il ragazzo esordisce così: “Mi sto trovando bene con tutti, siamo una squadra con tanta qualità, sono felice di essere qui, il mister mi piace come pensa il calcio e per questo sono felice”.
La prossima partita con la Fiorentina, dove ha passato gli ultimi 6 mesi in prestito senza trovare molto spazio, hai sete di rivincita? Amrabat si è detto dispiaciuto che hai lasciato Firenze. “Sono felice che Amrabat ha parlato così di me, ho parlato poco con lui ma è un bravo ragazzo. Sete di rivincita? Voglio dimostrare in campo che sono meglio di quello che ho mostrato fino ad ora. Per me è una partita come le altre, la Fiorentina è una squadra forte, ed è una partita in cui vogliamo fare bene e dimostrare qualcosa. Spero di essere al 100%.”.
Com’è sei arrivato in Italia?
“Quando giocavo in Colombia è arrivata questa opportunità con il Genoa. Il mio procuratore e chi lavora con me mi hanno chiesto se volevo giocare in A e ho subito detto di sì”.
Qual è il ruolo in cui ti esprimi meglio? Italiano cosa ti chiede? In fase difensiva ti chiede di dare una mano?
“L’attaccante esterno, il ruolo in cui voglio giocare qua e in cui mi vuole il mister. Mi piace fare gol, arrivare all’area, e lì posso dimostrare più qualità nell’uno contro uno. Ci sono uno o due movimenti che dobbiamo migliorare, passaggi e cross che possono aiutare i miei compagni. Il mister vuole che aiuti il terzino. Dobbiamo essere svegli, se possibile non dobbiamo far salire il terzino avversario per stare dietro la linea della palla”.
Che impressione ti ha dato Italiano?
“Il mister è molto bravo, dobbiamo lavorare tutti in campo al 100% per fare bene, soprattutto in fase difensiva. Sono contento, dobbiamo dare anche di più del massimo, il mister fa un ottimo lavoro”.
Hai un obiettivo personale?
“E’ chiaro, restare in Serie A con lo Spezia. Voglio restare in A con lo Spezia e dimostrare che siamo forti e che tutti i giocatori sono forti, dimostrare che posso fare un po’ di più”.
Quale giocatore ti ha ispirato da piccolino?
“Tanti, veramente molti. Quando avevo 12-13 anni guardavo molto il Barcellona, con Ronaldinho, Iniesta, poi è arrivato Messi. Per me un giocatore fortissimo è Iniesta, intelligente, veloce, con la palla faceva quei passaggi che non faceva nessuno. Poi anche con la Colombia ho avuto molti giocatori che ammiro, come Falcao o James, che anche ora fanno bene con i loro club”.