Spalletti in conferenza: “Qui si fanno le cose seriamente, regalerò un libro ai calciatori”

Spalletti in conferenza: “Qui si fanno le cose seriamente, regalerò un libro ai calciatori”

Spalletti in conferenza stampa - OneFootball

Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia delle due partite di qualificazione a Euro 2024. Gare contro Malta e Inghilterra da non fallire, per evitare lo spauracchio playoff che tanto male ha fatto all’Italia nelle ultime occasioni.

Sulle sensazioni dopo questo inizio di avventura: “Sono tutte belle e positive. Andandoci dentro poi uno ovviamente trova anche problemi e complicazioni, ma fa parte del gioco. Come viverla dipende da me e io sono positivo, mi sono ritagliato uno stile di vita che mi fa stare bene in tuta. Ho approfondito la conoscenza e il lavoro da sviluppare, ogni giorno devo mettere qualcosa in più per migliorare i calciatori. In questo lavoro conta essere migliori degli altri, se fossimo tutti uguali sarebbe impossibile ricoprire ruoli importanti”.

Sarri non è entusiasta di lasciar partire i suoi giocatori per le Nazionali: “Anche io quando allenavo i club mi ritrovavo con giocatori che viaggiavano 15 o 16 ore e tornavano con problemi. Il nostro obiettivo e di far rientrare i calciatori migliorati. Però l’Italia deve essere al primo posto, la Nazionale deve stare a cuore a tutti. Anche a lui”.

Spalletti in conferenza: “Kean e Scamacca miei attaccanti ideali. Su Chiesa…”

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Immobile non ci sarà: “Il medico della Lazio ci ha detto che ha un problema fisico e non sapevano se avrebbe recuperato. Poi ho chiamato Sarri e direttamente il ragazzo, abbiamo deciso insieme di lasciarlo a casa. Poi ho visto che con l’Atalanta non ha nemmeno giocato quindi c’è stata coerenza”.

Su Kean: “Non so quale sia stato il suo comportamento precedente, per me i miei calciatori sono creature speciali. Però voglio anche risposte speciali. Qui non si viene a ridacchiare, si fanno le cose seriamente. Ho letto un libro degli All Blacks che si intitola: “Niente teste di cazzo qui”. Lo regalerò ai calciatori a Natale. Tutti devono essere disposti al sacrificio per il risultato”.

Sui suoi attaccanti ideali: “C’è bisogno di motore ma anche di tecnica, bisogna riempire lo spazio per 95 minuti. Se dovessi scegliere due attaccanti, ne scelgo due che ho già qui. Kean e Scamacca. Scamacca è un po’ più pulito tecnicamente, Kean è più fisico”.

Su Zaccagni e Chiesa: “Zaccagni verrà testato dalla Lazio e poi valuteremo. Se il ragazzo è titubante resterà a casa. Su Chiesa invece per la Juventus c’è pochissimo, ora vedremo le ultime diagnosi. E poi decideremo se rimane o se va via”.