Spalletti imita Mancini: l’Italia ha un nuovo Retegui | Non è un centravanti ma è quello che ci manca

Spalletti imita Mancini: l’Italia ha un nuovo Retegui | Non è un centravanti ma è quello che ci manca

Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale - ansa - calcioinpillole.com

Un nuovo oriundo pronto a vestire la maglia della Nazionale. Luciano Spalletti come Mancini. Un nuovo Retegui vestirà d’Azzurro.

Finora, almeno nel nuovo millennio, gli oriundi che hanno deciso di indossare la maglia Azzurra sono stati scelti in base a due fattori. Il primo è la loro provenienza, figlia della storia. Sì perché Argentina e Brasile erano le mete preferite a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo.

Il secondo è un po’ un lato oscuro. Tutti all’incirca trentenni, scartati o quantomeno non considerati dai due colossi sudamericani, pur di giocare e grazie a qualche parentela (anche alla lontana) sceglievano di vestire d’Azzurro.

Tanti esempi. Da Amauri, corteggiato da Lippi che aspettava una chiamata dalla Seleçao che non è mai arrivata, al Mudo Vazquez, che dopo due amichevoli con l’Italia di Conte dichiarò di sentirsi argentino per debuttare con Scaloni. E che dire di Joao Pedro, la sua esperienza con l’Italia terminò con la fine del sogno di partecipare al Mondiale, complice la disfatta con la Macedonia del Nord.

Tra gli oriundi l’unico che ha vinto è stato Mauro German Camoranesi, il primo oriundo dai tempi di Sormani, lo volle Lippi in Nazionale e portò fortuna a Cannavaro e soci sin dalla sua prima apparizione: Italia-Portogallo 1-0.

La svolta

Fu Roberto Mancini a segnare un punto di svolta con gli oriundi. L’ex commissario tecnico della Nazionale convinse Mateo Retegui a vestire d’Azzurro a soli 23 anni. Una scelta coraggiosa e senza precedenti di un giocatore che a suon di prestazioni ha risolto l’atavico problema del centravanti Azzurro.

Anche Luciano Spalletti potrebbe seguire le orme del Mancio, portando in Azzurro un trequartista che già ora è seguito con attenzione da alcuni club europei: Milan e addirittura Lazio, soprattutto perché gioca con il Lione, in odore di retrocessione d’ufficio.

Rayan Cherki
Rayan Cherki, trequartista del Lione, classe 2003 – ansa – calcioinpillole.com

Attenzionato

Rayan Cherki potrebbe a breve unirsi alla comitiva Azzurri che ha staccato il pass per i quarti di finale da seconda della classe, causa differenza reti nei confronti della Francia. Proprio la nazionale del 21 franco algerino.

Rayan Cherki è stato attenzionato sin da quel 2-2 con l’Under 21 dove ci segnò un gol e fornì un assist. Il trequartista si sarebbe proposto per giocare con la nazionale Azzurra e avrebbe suscitato consensi in Spalletti e nello staff Azzurro. Nato e cresciuto a Lione, il trequartista, classe 2003, ha un legame di sangue con l’Italia, che lo riconduce alla Puglia. Sua nonna paterna, infatti, è di Bari, da qui la possibilità di farlo giocare in Nazionale, non come Deschamps che non lo ha mai considerato.