Luciano Spalletti, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa prima della gara di domani 8 gennaio 2023 contro la Sampdoria.
“Di Vialli ho un bellissimo ricordo, una volta quando giocammo contro mi fece un fallo, mi buttò a terra e la cosa che mi rimase veramente impressa è che fece venti metri indietro per rialzarmi. Aveva un grandissimo carisma era leader, ha dato tutto per noi”.
“Con la Sampdoria farò dei cambi, la sconfitta di Milano contro l’Inter non l’ho proprio digerita. Potevamo avere molti più punti di vantaggio, ora invece ne abbiamo solo 5. Dobbiamo imparare ad avere sempre fame, potevamo fare dipiù, tutti dicono che una sconfitta ci sta, ma noi potevamo e dovevamo fare qualcosa per vincere. Ci sono diversi sistemi di gioco per mandare dei vari segnali alla gara come il nostro 4-3.3. Nella gara di Milano avevamo spazio con i terzini, ma non abbiamo mai affondato come dovevamo pur avendo creato molto in area di rigore”.
“Dovremmo migliorare delle nostre qualità, troveremo un ambiente davvero difficile da affrontare, hanno ritrovato davvero l’euforia. Di Lorenzo, Amir, Zambo, Mario Rui e Victor sono dei giocatori forti che ti saltano addosso, sono veri leader. Gente come Elmas è di poche parole non protestano dopo i falli, ma sono anche loro davvero di grande livello. Amir l’ho visto bene, a campo aperto con Dzeko non è facile è stato poco fortunato sulla rete subita, ma devo valutarlo bene se metterlo in campo per tutta la gara di domani. Dico una cosa a chi ci critica: Volevamo essere a +8 ma siamo a +5 le grandi squadre ragionano così”.
“Durante gli allenamenti ho visto l’impegno giusto per raggiungere i nostri sogni, l’atteggiamento è davvero fondamentale per diventare grande. Non vogliamo essere la squadra rivelazione, dobbiamo essere convinti di poter battere tutti anche se il nostro avversario si chiama Inter. Kvara? In allenamento è quello di sempre, ma deve ritrovare il ritmo partita in maniera importante, anche se a Milano è stato uno dei più pericolosi, a lui piace giocare vicino alla linea laterale, ma non deve limitarsi. Non possiamo giocare sempre al top, ma dobbiamo fare quello che sappiamo e cercare di applicarlo”.
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