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Spagna, parla Jordi Alba: “La fascia è molto importante per me”

Il terzino del Barcellona e delle Furie Rosse, Jordi Alba, ha parlato di Spagna e Barcellona in un’intervista rilasciata ad As. Il catalano si è espresso in merito ad alcune situazioni che ruotano sul suo club, ed ha espresso tutto il suo orgoglio per la fascia da capitano. Ecco le sue parole, riportate da TMW.

(Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Spagna, le parole di Jordi Alba

Sull’essere capitano
“Piano piano ci si abitua, io sono in Nazionale e al Barça da tanti anni. La fascia è molto importante per me, ma vincere un Clasico 4-0…”.

Il Barça può vincere LaLiga?
“È difficile perché il Real ha perso pochissime partite (due). Ma il cambio di passo di questi mesi e la fiducia che c’è a Barcellona fanno ben sperare. Sono stati mesi complicati ma i tifosi sono rimasti con la squadra”.

Sul momento di Sergio Ramos
“Parliamo di tanto in tanto. È stato un anno difficile, ha dovuto lasciare il club della sua vita. Ha avuto una situazione scomoda per gli infortuni ma non vede l’ora di tornare”.

Sul Possibile ritorno di Messi al Barcellona
“Non è stato facile per lui e per nessuno, dopo tanti anni è difficile vederlo con un’altra maglia. Non c’è dubbio che sia di gran lunga il migliore al mondo, mi piacerebbe riaverlo in squadra”.

(Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Un giudizio su Pedri:
“Mi ricorda molto Iniesta. Andrés è stato uno di quelli che mi ha capito meglio in campo, era unico. Pedri ha delle somiglianze con Andrés, sembra che giochi in Prima Divisione da molto tempo. È incredibile vederlo giocare. E poi dobbiamo evidenziarne l’umiltà, perché sa ascoltare le persone”.

Sul rinnovo di Dembélé
“Penso che rinnoverà ma è una decisione che deve prendere con il club. Nella sua posizione è di gran lunga uno dei migliori al mondo. Sinceramente non so cosa farà, anche se la migliore opzione per lui è rimanere al Barça”.

Sul momento di Neymar
“È stato fondamentale al Barcellona. Il tridente con Luis Suárez e Messi non si vedrà mai più. Andare via è stata una sua decisione, la squadra era fortissima e vinceva titoli. La stella era Leo ma lui giocava ad altissimo livello”.

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Published by
Francesco Lionetti