“Sono venuto qui per i soldi”: finalmente lo ha ammesso | Il primo dietrofront del calcio arabo
Il calciatore ha scelto la via della verità. I suoi fan apprezzano e continueranno a seguirlo con grande attenzione.
Quanto costa una bugia? È sicuramente più semplice mentire di fronte alla possibilità di esporsi a feroci critiche, specie in un mondo in cui “uno su mille ce la fa”. E allora ecco il comunicato che vorresti sentire, con il calciatore che ha scelto la coerenza come stella polare di una carriera da giramondo.
Quante volte abbiamo pensato alla definitiva esplosione del calciatore con la maglia che aveva indosso? Ci ha provato almeno in un paio di occasioni ma quando sembrava essere arrivato il momento giusto, ecco il nuovo stop. Una crisi che non ha nulla a che vedere con il cammino glorioso dei più grandi.
La via d’uscita, di fronte all’orizzonte negato dal PSG, si chiama Arabia Saudita. Una destinazione scelta da tanti giocatori nel corso della finestra estiva di calciomercato. Cristiano Ronaldo l’ha scelta anche per intraprendere un nuovo percorso di business, altri per gonfiare un portafoglio sempre più ricco.
Infine quella categoria di calciatori che hanno provato sulla propria pelle cosa significa il rischio. Muoversi in giovane età e abbandonare un porto sicuro ti espone a incognite che possono incidere sulla tua carriera. Tornare indietro diventa così una soluzione di difficile percorrenza.
Il muro del PSG
I progetti del Qatar e dell’Arabia Saudita contengono tutte le premesse di chi vuole crescere in fretta, arricchirsi e concedersi l’ultimo ricco contratto della carriera. Non è forse stato questo il caso di Julian Draxler, stella inesplosa del calcio moderno, ancora alla ricerca di una rivincita.
“Al PSG sarebbe stata un’annata senza prospettive, cosa che volevo evitare a tutti i costi. Anche se non piacerà sentirlo, il calcio nel mondo arabo si sta sviluppando molto rapidamente per poter competere con il calcio europeo”.
L’ammissione del giocatore: “Qui per i soldi”
In un lungo post su LinkedIn Draxler ha spiegato le ragioni del suo trasferimento all’Al Ahli. “Potrei dire che dopo 12 anni in Europa mi interessava solo sperimentare una nuova cultura, acquisire nuove esperienze internazionali, partecipare a un progetto entusiasmante, lasciando il tema del denaro fuori dall’equazione”.
La realtà sembra ben diversa: “Anche se tutto questo è vero, sarebbe comunque una bugia dire che non sia stato decisivo il discorso economico“. A soli 30 anni c’è già chi rimpiange l’ex Wolfsburg e avrebbe voluto ammirare le sue gesta in Europa. C’è ancora tempo per tornare indietro.