“Sono pronto ad andarmene”. Caos Roma | Scoppia un altro caso. E lo dice apertamente
Società contestata, Juric in bilico, Roma è una polveriera. E intanto scoppia un altro caso in seno al gruppo squadra giallorosso.
Roma-Torino, ironia della sorte l’amarcord di Ivan Juric, con il morale sotto i tacchetti, e anche con una seduta di allenamento in meno il giorno dopo del tracollo giallorosso al Franchi. Succede anche questo nella Capitale.
D’altronde senza una proprietà in loco, in realtà distante anni luce da Trigoria, con un solo dirigente rimasto dopo le dimissioni (indotte) di Lina Souloukou, per la quale non è stato ancora deciso il suo erede, la confusione è sempre più totale.
Era stato José Mourinho il primo a portare a conoscenza una strategia alquanto opinabile da parte dei Friedkin, una proprietà lontana e silente, che appare e scompare senza dire o fare nulla. Così, come se nulla fosse, il giorno dopo quel 5-1 che sa di umiliazione, non c’è stata nessuna sessione di allenamento, programmata in vista del turno infrasettimanale (giovedì) contro un Torino che verrà a Roma e sentirà fischi e disappunto da parte dei tifosi per gli stessi giallorossi, e non granata.
La posizione di Ivan Juric, poi, è sempre più in bilico, anche se sembra che possa essere confermato a tempo, almeno fino alla gara contro la sua ex squadra. Ma per far capire che baraonda è diventata Trigoria, la presa di posizione di Florent Ghisolfi.
Tutto annullato
Sì perché se la seduta della Roma non c’è stata, annullata anche la partenza di Florent Ghisolfi, l’ultimo dirigente giallorosso rimasto che non parla né ha seguito Hummels e Dovbyk, a Parigi per la cerimonia del Pallone d’Oro.
Il francese è l’unico dirigente rimasto a Trigoria e parlerà con lo stesso Juric per capire cosa è accaduto a Firenze, anche negli spogliatoi nel post partita dove si vocifera di una grossa lite tra alcuni senatori e il tecnico, in particolare di un presunto e pesante alterco con Mancini, in primis.
Roma, il caos è totale
Sono in molti a pensare che la fine di Juric sia segnata, non a caso i Friedkin starebbero già valutando diverse piste: dal dinamico duo Daniele De Rossi a Roberto Mancini (fresco di divorzio con l’Arabia Saudita passando per Vincenzo Montella (attuale commissario tecnico della Turchia) fino ad arrivare a Terzic, finalista di Champions nella passata stagione sulla panchina del Borussia Dortmund.
Clima davvero complesso, lo si capisce anche dalle parole di Lorenzo Pellegrini, tra i più bersagliati dai tifosi sin dalla cacciata di José Mourinho. “”Se il problema fossi io, sarei pronto ad andare via per il bene della Roma“. Da capitano, il Nazionale Azzurro prova ad andare avanti. “Bisogna guardarci in faccia ed essere onesti, essere uomini – ha ammesso – abbiamo fatto schifo“. Chiosa con il rapporto con Juric che è tutto un programma: “Il clima nello spogliatoio non è facile, e comunque con Ivan la squadra ha sempre dato tutto. Se la squadra è con l’allenatore? Tutti abbiamo sempre cercato di fare e dare il massimo per la Roma”. Il problema è altrove.