Qatar 2022

Sofyan Amrabat, il leader del Marocco all’assalto del mondo

Sofyan Amrabat è uno dei grandissimi protagonisti della straordinaria cavalcata del Marocco nei Mondiali 2022 in Qatar. Oggi il centrocampista della Fiorentina, insieme ai suoi compagni, sfiderà la Francia nella seconda semifinale cercando di firmare l’ennesima impresa di questa rassegna iridata eliminando gli uomini di Deschamps e raggiungendo così l’Argentina di Messi in finale. Storia strana, quella del centrocampista della Fiorentina. Prima di arrivare in Qatar con i compagni, Sofyan Amrabat era solamente uno dei tanti centrocampisti impegnati ai Mondiali, tra l’altro non tra quelli più reclamizzati: li aveva già assaggiati  nel giugno del 2018, quando a San Pietroburgo Renard lo inserì nel secondo tempo della gara d’esordio della Nazionale marocchina, contro l’Iran. Ma l’esplosione del ragazzo ha radici lontane che vale la pena di ricordare.

Dal Brugge alla Fiorentina di Italiano, passando per Ivan Juric: la parabola di Sofyan Amrabat

(Photo by Julian Finney/Getty Images)

Prima di raggiungere la Serie A, Amrabat ebbe un’esperienza particolare quanto altamente formativa in Belgio, nel Bruges. Il tecnico Leko infatti lo impiegava spesso nei tre centrali di difesa, ruolo che ha permesso al classe ’96 di ampliare il proprio bagaglio tecnico aumentando  la capacità di tener le misure tra centrocampo e difesa, come si è visto nelle ultime apparizioni in Qatar. Poi il calcio a tutto campo di Juric a Verona, città nel quale Amrabat ha cominciato a far intravedere tutte le potenzialità che oggi lo connotano come uno dei migliori centrocampisti al mondo. In Viola poi, dopo una prima stagione sufficiente ma anonima, Sofyan è tornato ad essere il solito martello di Verona. I numeri del resto non mentono, tra Serie A e Qatar 2022: vediamoli insieme.

Amrabat, che numeri!

(Photo by Michael Steele/Getty Images)

Nella stagione in corso in Serie A Amrabat ha raggiunto una percentuale di passaggi riusciti del 90,78%, con 522 passaggi completati su 572 in 13 gare disputate. Ai Mondiali, con il Marocco, il centrocampista ha tenuto alta la sua media, distribuendo 186 passaggi, di cui 157 riusciti: in media, l’86,67%. Questo anche perché il gioco della Nazionale di Walid Regragui, fatto di attesa e ripartenza, soprattutto sulle fasce , è meno votato al possesso palla di quello della squadra di Italiano, attitudine che esalta al meglio le caratteristiche del ragazzo. Un Gattuso 2.0, capace non solo di recuperare centinaia di palloni ma anche di saperli giocare con maggiore qualità rispetto all’ex centrocampista italiano.

A rubare l’occhio però è la quantità di duelli vinti, che poi hanno posto l’accento sull’importanza di Amrabat nell’impresa del Marocco al Mondiale: sono 18 quelli vinti nelle 5 gare disputate dal Marocco (36 in 13 gare in Serie A). Sono tanti ma trovano il loro culmine, in termini di consacrazione, nei 41 recuperi palla registrati. Mancano solo pochi passi per entrare nella leggenda: dopo essersi accorto di lui il mondo è pronto ad inchinarsi a Sofyan Amrabat.

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Published by
Alberto Petrosilli