Il Milan ha perso malamente 3-0 contro la Lazio nel posticipo del monday night e, in generale, il periodo dei rossoneri è tutt’altro che felice. Ma ciò che ha scaturito più polemiche non è stata la sconfitta sonora rimediata all’Olimpico, bensì una “risata” di Donnarumma nel post partita quando il numero 99 ha chiesto a Pepe Reina, portiere della Lazio, il cambio maglia.
Gigio, che è bene ricordare che è un ragazzo di 22 anni, si è ritrovato di fronte a un suo vecchio compagno di squadra e di avventure nel Milan. Reina ha infatti vestito la maglia rossonera dal 2018 al 2020. Partiamo da un’analisi tecnica. Il ruolo del portiere è quello più particolare all’interno di una squadra di calcio; per chi non avesse mai giocato a pallone è giusto precisare che, in allenamento (ma non solo) i portieri della rosa svolgono gran parte della sessione da soli assieme al proprio preparatore (dei portieri appunto). Solo in casi di partitelle o tiri in porta i difensori della porta vengono uniti al resto della squadra, ma rispetto alle due ore di allenamento, queste sono solo delle piccole parti.
Passiamo ora al lato UMANO. La conseguenza di essere un portiere e di allenarsi con altre 2/3 persone che fanno il tuo stesso mestiere per tutta la stagione, porta a creare un rapporto più stretto con queste figure e, appunto, sviluppare un lato umano. Reina è stato per due stagioni la riserva di Donnarumma e, data la maggior età e la maggior esperienza sul campo, lo ha fatto crescere come se fosse suo “figlio”. Ecco perché quando ieri Donnarumma ha scambiato la sua maglia con chi fino all’anno scorso è stato il suo fedele secondo (e forse mentore), al portiere della Nazionale è scappata una risata, un sorriso, tutte le polemiche e gli insulti rivolti a Gigio potevano essere evitati.
Perché quella risata ha scaturito tutto questo subbuglio? Perché Donnarumma è al centro di un ciclone che non finirà mai. L’ultima telenovela è quella legata al rinnovo del contratto con il suo agente, Mino Raiola, in costante piede di guerra con il Milan. Ma vi ricordate quando a Gigio, durante gli Europei under 21, durante Italia-Danimarca, gli vennero tirati soldi finti dietro la porta con tanto di striscione “DOLLARumma”? Era il 2017 e Donnarumma aveva 18 anni. DICIOTTO. Che il mondo milanista ce l’abbia con Donnarumma? Forse sì (visti i tanti rifiuti per il rinnovo).
Che le persone che non hanno mai giocato a calcio debbano non aprire bocca se un ragazzo si fa una risata con un suo vecchio compagno che vede due volte l’anno? Forse sì. Ciò che resta è che il mondo, tramite i social, è sempre pronto a puntare il dito contro le persone e prendersela per chi è già nell’occhio del ciclone. Ma se il Milan vive questo brutto momento non è per colpa di Donnarumma. E poi un’ultima cosa, 7 milioni a Ibrahimovic (che farà 40 anni sì), 10 milioni a Donnarumma (come chiede Raiola) che ne farà 23 no?