Ieri sera è andato in scena il derby di Siviglia allo stadio Benito Villamarin. La partita, purtroppo, sugli spalti è stata tutt’altro che tranquilla e il match è stato addirittura sospeso dopo pochi minuti dall’inizio del secondo tempo per un grave episodio di violenza.
Dalle tribune dei tifosi del Betis, infatti, è stata lanciata una sbarra di ferro che ha colpito il giocatore del Siviglia Joan Jordan. L’arbitro ha fermato subito il gioco, le squadre sono rientrate negli spogliatoi e la Federcalcio spagnola ha poi deciso di sospendere del tutto la partita. L’ottavo di finale di Copa del Rey tra le due si rigiocherà oggi alle 16 ma a porte chiuse, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”.
Jordan ha rimediato un trauma cranico e resterà in osservazione per un periodo minimo di 24 ore.
Ecco il comunicato del Siviglia sulle condizioni del giocatore.
“Il Siviglia FC vuole estendere il suo affetto a Joan Jordán, che fortunatamente, e questa è senza dubbio l’unica cosa importante, è a casa dopo essere stato colpito da un oggetto lanciato dalla tribuna di casa durante il derby. Joan ha lasciato il Benito Villamarín sentendosi stordito ed è stato portato in ospedale, dove è stato esaminato e sottoposto a una serie di test come da protocollo a causa della commozione cerebrale. La diagnosi finale è un trauma cranioencefalico e il giocatore sarà tenuto sotto osservazione a casa fino a un periodo minimo di 24 ore senza sintomi allarmanti”.
Sempre nel comunicato il Siviglia condanna l’atto violento di cui è stato vittima Jordan, specificando che chi l’ha lanciata non rappresenta minimamente i tifosi del Betis.
” Il Siviglia FC condanna l’atto violento subito oggi da Joan Jordán, un atto inaccettabile nel mondo dello sport commesso da un individuo che, ovviamente, non rappresenta i tifosi del Real Betis o il modo di vivere il calcio nella nostra città. Il club esige anche il massimo rispetto per la figura di Joan Jordán, un professionista di integrità e una persona esemplare che ha subito un attacco infame”.