Simone Inzaghi svolta: prima di Ferragosto l’Inter cala l’asso dalla manica | Tifosi nerazzurri in festa
Inter praticamente al completo e pronta a difendere lo scudetto. A Ferragosto Marotta deciso a tirare fuori l’asso dalla manica.
Al completo, o quasi. L’Inter aveva fatto tutto prima, prima di tutti i suoi competitor, anticipando la sessione di mercato in primavera, con il doppio colpo a parametro zero Zielinski (indebolendo il Napoli) e Taremi, quest’ultimo subito pimpante e pronto a scalare le gerarchie di Simone Inzaghi.
Il pre-season dei campioni d’Italia si è dipanato tra l’inserimento dei nuovi (e dei nazionali reduci dall’Europeo, che sono arrivati a preparazione iniziata), qualche esperimento di Simone Inzaghi e poco mercato, visto che alla fine Arnautovic non ne ha voluto sapere di andare via. E Correa non è che abbia molte offerte.
Al netto dell’acquisto di Josep Martinez, oggi vice Sommer e domani numero uno designato a difendere i pali della porta della Beneamata, serve soltanto un difensore in più nelle rotazioni di Simone Inzaghi, ovvero ciò che avrebbe dovuto fare Tejon Buchanan, kappaò in Copa America, con operazione annessa: il canadese si rivedrà nel 2025.
Al puzzle a forti tinte nerazzurre manca un tassello, spostato sulla sinistra. Un centrale mancino da far crescere dietro Bastoni, per essere più precisini. Un’operazione alla Bisseck, per intenderci. Ausilio sta seguendo diversi profili. Ne piacciono due in particolare.
La strana coppia
Il primo è Giovanni Leoni, centrale classe 2006 di proprietà della Sampdoria, in prestito al Padova in Serie C1. Un difensore ambidestro che può giocare come centro o come esterno destro di una difesa a tre. È molto agile e abile con la testa. È anche un difensore moderno, abile nella costruzione del gioco e nella copertura tattica degli spazi.
Il secondo profilo attenzionato è Robert Renan Alves Barbosa, per amici e nemici sportivi semplicemente Renan, difensore brasiliano dell’Internacional, in prestito dallo Zenit San Pietroburgo, in orbita Canarinha. Ma Marotta sta pensando a qualcosa di molto più importante nell’economia dell’Inter.
La priorità assoluta
Lautaro Martinez si sta mettendo in pari, da solo ad Appiano Gentile, con il resto della comitiva dopo la trionfale Copa America vinta con l’Argentina che ha confermato la forza di un Toro ora in corsa per il Pallone d’Oro.
Del suo rinnovo si parla ormai da oltre un anno. Non è in discussione la firma, ora neanche le tempsticihe. E’ arrivata la tanto attesa ufficialità, il tempo di sistemare tutti i contorni per rendere la notizia più godibile possibile, ora la ratifica del prolungamento contrattuale fino al 2029, prima di Ferragosto come di prevedeva: accordo fino al 2029 con un ingaggio da 9 milioni di euro netti più bonus. Per la gioia immensa del popolo nerazzurro.