Siamo qui per la rescissione del contratto: incontro urgente a Torino con gli agenti | Allegri lo ha scoperto via telefono
La permanenza di Max Allegri alla Juve in discussione per sua stessa ammissione. Ma per un big sarà rescissione del contratto.
Ha un contratto, il più alto e remunerativo di tutta quanta la Serie A, fino al 2025. Ma non è affatto sicuro che Max Allegri resterà fino a quel periodo. Dopo i mugugni della piazza, quel #allegriout che spunta sui social in maniera importante ogni qualvolta la Juventus non vince e i primi dubbi della dirigenza, è il turno direttamente dell’allenatore livornese ingrandire il dubbio.
“Rinnovare facendo un sacrificio economico? Con la società non abbiamo ancora parlato di futuro, deve essere ben chiaro a tutti. Ho un contratto fino al 2025 – tuona Max Allegri nel pre-gara di Napoli-Juve – e quando la società avrà deciso il futuro della Juventus, me lo farà sapere”.
Palla alla società, dunque. Una società che sta dalla sua parte ma che non può non ascoltare i mugugni di chi porta i soldi nelle casse della società, andando allo Stadium. La riflessione è d’uopo, non si spiegherebbe quel “quando la società avrà deciso il futuro della Juventus, me lo farà sapere”.
Una società, comunque, per ora concentrata suoi risultati: soltanto quando sarà aritmetico il raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League, le parti si siederanno attorno a un tavolo. Magari con una Coppa Italia al centro sarà più facile dialogare con il sorriso sulle labbra. A quel punto, infatti, Allegri sarebbe inattaccabile.
Altre priorità
L’idea che serpeggia in società è quella di una proposta di rinnovo con ingaggio ridotto, rispetto a quello attuale. Ma a giugno, visto che adesso ci sono delle priorità. Dal ricorso dei legali di Pogba al Tas di Losanna si capirà se la Signora divorzierà del tutto dal centrocampista francese, ovviamente per giusta causa.
Nel caso si optasse per la rescissione, il club bianconero risparmierebbe all’incirca 30 milioni di euro, dati dai quasi 11 milioni lordi stagionali grazie al Decreto Crescita. Proprio quest’ultimo aspetto, però, costringe il club ad attendere almeno fino al 30 giugno prossimo, quando scadranno i due anni dal ritorno in Italia di Pogba.
Un altro nodo
C’è anche da sciogliere in fretta il nodo Rabiot, in scadenza contrattuale e lontano a oggi dall’estendere il proprio accordo oltre il 30 giugno. Bisogna capire il da farsi con Federico Chiesa, anche lui con la scadenza contrattuale fissata nel 2025: vederlo a giugno significherebbe guadagnarci dei soldi, pena il rischio di perderlo a parametro zero. Non solo.
Il francese è molto legato a Max Allegri, l’allenatore che più di tutti lo ha valorizzato e accresciuto il suo bagaglio d’esperienza, esaltandone le sue enormi potenzialità. Per questo è importante capre il futuro di Allegri, potrebbe influire sulla scelta di Rabiot se restare o meno nella Torino bianconera.