Shevchenko prima di Ucraina-Italia: “E’ molto più di una partita”
Shevchenko parla dell’importantissima sfida di questa sera, Ucraina-Italia, che regalerà un posto a Euro 2024 ad una delle due: le sue dichiarazioni.
L’ex attaccante del Milan e bomber dell’Ucraina Andriy Shevchenko, ora allenatore (è stato CT dell’Ucraina dal 2016 al 2021 e allenatore del Genoa per qualche mese nella stagione 2021/22) ha parlato a La Gazzetta dello Sport della partita di questa sera, Ucraina-Italia.
Una vera finale per i gialloblù, che devono vincere per qualificarsi a Euro 2024. Anche gli azzurri, dall’altra parte, non devono perdere per qualificarsi ai prossimi Europei senza passare dall’incubo playoff.
Le parole di Andriy Shevchenko su Ucraina-Italia
UCRAINA-ITALIA: “È una partita importantissima, anzi, molto più di una partita per tutti noi. Nonostante la guerra, nonostante la necessità di giocare in trasferta e con tutte le difficoltà che abbiamo dentro al Paese, la squadra è ancora in corsa e in buona posizione. Naturalmente c’è stato un cambio generazionale, abbiamo giocatori validi come Mudryk, Sudakov e Tsyngakov. Rebrov ha fatto un ottimo lavoro in una situazione complicata. Ha portato una filosofia sua e la squadra si è rigenerata. Arrivati a questo punto non abbiamo niente da perdere, ma non per questo ci vogliamo accontentare“.
SULLA NAZIONALE UCRAINA: “Sono orgoglioso del progetto e di come è stato portato avanti per cinque anni e mezzo. Nel 2021 abbiamo giocato buone partite e in generale il nostro torneo è stato ottimo da un punto di vista tecnico e pieno di emozioni. Spero che Rebrov possa fare un’esperienza simile con i suoi ragazzi e ottenere risultati anche migliori. Io sono sempre accanto a loro e do il massimo supporto. Lo faccio per il calcio e per il mio popolo. Credo che lo sport in generale e il pallone in particolare possano veicolare i messaggi giusti e aiutare la gente in un momento così difficile“.
I SINGOLI: “L’Ucraina è una squadra giovane, gli elementi di valore sono tanti, insieme a Mudryk e Sudakov abbiamo altri talenti. C’è un buon mix fra giovani e calciatori più esperti, già abituati alla concorrenza in campo europeo. Dell’Italia io temo più che i singoli la squadra nel suo complesso. E anche per Luciano Spalletti le motivazioni sono tante. Stimo tanto Luciano, è un allenatore bravissimo, uno dei migliori, e vorrà certamente riportare l’Italia in alto dopo la delusione dell’esclusione dal Mondiale. Il gruppo azzurro è forte mentalmente e ha giocatori di qualità. Non ci regaleranno niente perché la qualificazione conta tantissimo anche per loro, ma noi siamo pronti a batterci perché questa non è una partita come le altre“.