Secondo quanto riportato dalla BBC, lo Shakhtar Donetsk avrebbe chiesto i danni alla FIFA a causa di mancati introiti derivanti dal mercato in uscita. Nello specifico il club ucraino avrebbe perso ben 50 milioni di euro a causa di cessioni che non hanno portato ad un guaadagno.
Come ormai è noto, il drammatico ed estenuante conflitto in Ucraina e l’invasione russa del paese hanno avuto un effetto importante anche sul mondo del calcio. Se i club russi sono stati squalificati da ogni competizione europea, le squadre ucraine hanno dovuto pagare un prezzo salato per quanto riguarda i propri conti.
Data la critica situazione nel paese infatti, molti giocatori di club ucraini hanno lasciato i rispettivi club per accasarsi in altre società. Nulla di male se non che lo Shakhtar Donetsk non ha ricevuto denaro da molte di queste trattative.
Ciò è avvenuto a causa della decisione del club di Losanna che ha sospeso i contratti lavorativi dei giocatori militanti in Ucraina fino al giugno 2023. Su questa situazione è intervenuto il CEO dello Shakhtar Sergei Palkin, le sue parole riportate da TMW.
“Abbiamo dovuto farlo a causa della sentenza altamente ingiusta della FIFA. Le conseguenze significa che continueremo ad avere perdite significative dalle operazioni che ci aspettavamo di chiudere. La FIFA non ha cercato di proteggere i club e in nessuna fase si è consultata con noi per trovare una soluzione. Sembra che abbiano ignorato lo stato attuale che stanno fronteggiando i club ucraini dall’inizio della guerra“.