Serie B

Serie B, Ferrieri Caputi sarà la seconda donna a dirigere un match

Era lo scorso maggio, quando per la prima volta in Italia fu affidata la direzione di una gara di Serie B ad un arbitro donna. La designazione di Maria Marotta, della sezione di Sapri (Salerno) per dirigere la gara tra Reggina e Frosinone, fu di certo una notizia che stupì, in modo più che positivo il mondo della serie cadetta e non solo. Marotta veniva designata dopo aver diretto 13 gare di serie C, ed il terzo turno di Coppa Italia, Cosenza-Monopoli.

A distanza di appena 5 mesi, la serie B, affida per la seconda volta una gara di campionato ad un arbitro donna. Questa volta la scelta cade sulla livornese Maria Sole Ferrieri Caputi, classe 1990, a lei sarà affidata la direzione di Cittadella-Spal, in programma domenica sera. Ferrieri Caputi fa parte del Can C, dirige gare da cinque anni ed è anche arbitro internazionale. La giovane toscana, nella vita è una ricercatrice presso la fondazione Adapt e una dottoranda all’università di Bergamo.

Verso la massima serie

Ancora una volta la classe arbitrale italiana, sotto la presidenza AIA di Alfredo Trentalange, dimostra di essere sempre più proiettata verso il futuro di questo sport. Un futuro che passa anche dalle donne. Infatti come riportato dalla Gazzetta dello sport, proprio Trentalange a maggio dichiarò: “Un arbitro donna in Serie A? Il sogno è di riuscirci nel giro di due anni. Siamo indietro e ci stiamo attrezzando. C’è tutto un movimento che va messo in rete, con condivisione di esperienza e competenze, con tavoli di lavoro. Ci dobbiamo attrezzare per dare più sostegno, più supporto e formazione alle donne che ci stanno dimostrando di essere all’altezza”.  

Con la designazione di Ferrieri Caputi, l’AIA dimostra che il lavoro, del quale il presidente ha parlato, si è sicuramente messo in atto. Siamo certi che siano stati fatto degli ulteriori passi in avanti e che in un futuro ancora più prossimo, le quote rosa arbitrali aumentino ancora. Perchè arbitri donna non siano più uno straordinario evento, ma ordinaria normalità.

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Fabio Patamia