Serie A, volata Scudetto: Inter e Milan fianco a fianco, Bologna Ponzio Pilato

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(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Il campionato di Serie A è giunto alla volata finale per lo Scudetto. A sfidarsi negli ultimissimi chilometri sono rimaste solo Inter e Milan. Un grosso impatto, però, lo avrà il Bologna: il prossimo mercoledì ospiterà i nerazzurri per il recupero della prima gara del girone di ritorno.

Serie A, volata Scudetto: Inter e Milan fianco a fianco, Bologna Ponzio Pilato

Gli umori, dettati dalle diverse condizioni, sono però diversi nella volata Scudetto di questa Serie A. L’Inter ha passeggiato sulla carcassa romanista, il Milan ha sudato per aver ragione della Lazio. Ciò che conta è che a quattro giornate dal termine, le milanesi abbiano guadagnato il bottino pieno nei rispettivi impegni. E, dando uno sguardo alla classifica, l’harakiri del Napoli ha fatto sì che il margine dalla vetta – attualmente occupata dai rossoneri – si allungasse a ben sette punti. Attualmente perché fra due giorni, esattamente mercoledì, i ragazzi di Inzaghi saranno di scena al Dall’Ara di Bologna per il recupero della prima giornata di ritorno. Rossoblù che saranno chiamati a ricoprire il ruolo di Ponzio Pilato nella volata Scudetto di questa Serie A. Con una vittoria, i campioni d’Italia in carica scavalcherebbero di un punto i cugini.

Serie A, volata Scudetto: l’Inter passeggia sulla Roma, il Milan fatica con la Lazio

Nel posticipo della trentaquattresima di Serie A i rossoneri hanno faticato oltremodo per tornare a Milano col bottino pieno, ma nella volata Scudetto in Serie A vale tutto. I padroni di casa, passati in vantaggio al 4′ grazie al solito Ciro Immobile, si sono fatti preferire nella prima frazione. Secondo tempo tutto a marchio Milan, complice anche il gol in apertura di Giroud. A proposito: il francese campione del mondo sale a quota nove reti nella classifica cannonieri, eguagliando Leao e sorpassando Ibrahimovic. La matematica non è un’opinione, anzi, in questo caso può fornirci la risposta alla domanda “chi vincerà lo Scudetto?”: la somma gol dei tre migliori bomber rossoneri dà come risultante 26. Gli stessi gol che il solo Immobile ha segnato in questo campionato con la maglia biancoceleste. Insomma: nelle ultime quattro giornate, Ibra & Co. sono chiamati ad iscriversi con più frequenza sul tabellino dei marcatori, se davvero vogliono tagliare per primi il traguardo. Ritornando alla sfida contro i ragazzi di Sarri, complimenti a Tonali per la zampata della vittoria in pieno recupero.

Per l’Inter, invece, sabato contro l’indimenticato ex Mourinho è stata poco più che una passeggiata. 2-0 il primo tempo, 3-0 ad inizio ripresa. Roma mai in partita, incapace di tenere testa fisicamente e tecnicamente all’avversario. Ritornando allo Special One, tra le tante perle – in negativo – della sua prima stagione giallorossa, segnaliamo anche l’incapacità di insegnare ai suoi come schierarsi su un calcio d’angolo contro. Vedasi gol del 3-0 di Lautaro Martinez. Per il resto, il copione dei capitolini resta sempre lo stesso: zero gioco, costante tentativo di colpire solo ed esclusivamente in contropiede e classica caciara con tanto di accerchiamento dell’arbitro. Il tecnico portoghese dovrà aggiornarsi se vorrà fare qualcosa di positivo nella prossima stagione, anche se va ricordato che in questa può ancora vincere la Conference League, e, parafrasandolo, sarebbe pur sempre un “titulo”.

Harakiri Napoli: Spalletti in confusione, ma le topiche dei suoi non lo hanno aiutato

Dalla volata Scudetto di Serie A si defila il Napoli, a causa della seconda sconfitta nelle ultime tre partite. Luciano Spalletti, finito già sul banco degli imputati per aver gettato alle ortiche la gara contro la Roma di Pasquetta, ha bissato gli stessi errori anche contro l’Empoli. Dopo un primo tempo chiuso – immeritatamente – sullo 0-1, al minuto 53 arriva il sigillo del capitano Insigne. Partita chiusa, così il tecnico di Certaldo decide di cambiare assetto tattico in corsa, ridisegnando i suoi col 433. Complici anche le topiche di Malcuit prima, e Meret poi, i toscani trovano tre gol in sette minuti tra l’80’ e l’87’. Spalletti, confuso, nel post gara dichiara che a causa del ritiro non potrà andare a trovare sua mamma. Due ore dopo, però, il club, attraverso il proprio account twitter, ci tiene ad informare che la scelta è stata presa dallo stesso mister.

Insomma: a Napoli si rivivono scene di “ancelottiana” memoria. D’altronde: “uomini deboli, destini deboli”, disse Lucianone.