Luca Toni, uno degli eroi del mondiale del 2006, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dicendo la sua sugli attaccanti di Serie A.
“Sono campioni, hanno dei numeri spaventosi. Sono professionisti esemplari e quindi ancora sulla breccia. Semmai il dato che fa riflettere è che se la scena se la prendono ancora i vecchietti vuol dire che tanti giovani bravi non ci sono”.
“Conta tantissimo, i grandi campioni hanno sempre quella voglia. Un giocatore che ha vinto non va in giro a fare delle figuracce, sa se può ancora dare qualcosa o no. Giroud, Ibrahimovic, Ronaldo, Dzeko giocheranno fino a quando si sentiranno bene e faranno la differenza. Il giorno che Cr7 arrivasse a fare due gol in un campionato, beh, sarebbe il primo a dire: “basta smetto”.
“Edin mi è sempre piaciuto, è una prima punta che può fare anche la seconda, si muove molto. Lukaku è un centravanti in questo momento più forte, ma l’Inter ha fatto una scelta intelligente”.
“Deve passare prima dalla maledizione della maglia numero nove (ride ndr.). E’ partito forte, non è uno che ha fatto sempre tanti gol, ma aiuta molto la squadra. Ne farà fare molti ai suoi compagni, vedrete. Giocando nel Milan dovrà superare la doppia cifra: questo è sicuro”.
“A me piacerebbe vederli tutti insieme, ma non è facile. Se devo scegliere una coppia dico con Morata. Si sposa meglio con le sue caratteristiche”
“Mi aspetto molto da Osimhen, ha grandissime potenzialità: quando mancava, era un altro Napoli. Ha potenza, velocità, spacca le difese. Spalletti riuscirà a farlo rendere al massimo. Aspetto con curiosità Abraham che con Mourinho può crescere tanto e attendo la conferma di Vlahovic. Può essere l’anno della maturità per lui. Confermarsi è la cosa più dura. Ma se supererà di nuovo i 20 gol in una stagione, saremo di fronte a un grande attaccante”.
“A 35-36 anni i calciatori sono ancora giovani…Io la classifica dei cannonieri l’ho vinta a 38, possono ancora crescere”