Serie A, si ricomincia! Cosa aspettarsi ai nastri di partenza
Finalmente si ricomincia. Dopo un’attesa più breve del consueto e in un periodo dell’anno in cui saremmo in tutt’altre faccende affaccendati, questa estate ci regala la piacevole sorpresa di un campionato di Serie A che introduce il ferragosto e che cattura con le sue aspettative i pensieri in relazione a ciò che ci attenderà nei mesi a venire. Inevitabile partire con l’Italianissima griglia della pole position, facendo riferimento anche a quanto accaduto nella scorsa primavera.
Serie A: Milan e Inter a caccia della seconda stella, Juve permettendo
Il Milan ha avuto un’estate travagliata nelle tempistiche ma non nelle evoluzioni: i rossoneri non hanno avuto bisogno di cedere nessuno per poter effettuare investimenti volti all’incremento della qualità della fase offensiva con De Ketelaere ed hanno aggiunto Origi nel motore, affamato di minuti dopo i successi da “dodicesimo uomo” con la maglia del Liverpool. Un quadro che ribadisce i rossoneri come pretendenti della seconda stella almeno alla stessa maniera della controparte interista: il ritorno di Lukaku contribuisce a fornire Inzaghi di quel leader tecnico che la scorsa stagione era mancato nella decisiva fase dei 7 punti in 7 partite. È partito Perisic ma trovare un sostituto migliore di Gosens era oggettivamente impossibile, specie se il tedesco dovesse tornare ai livelli atalantini. Sarà fondamentale confermare Skriniar come dettato dallo stesso tecnico. Tra le due contendenti è inevitabile poi aggiungere alla lista delle favorite d’obbligo la Juventus: i bianconeri hanno rivoluzionato la squadra abbracciando le esigenze di gestione di Allegri, ovvero aggiungendo fuoriclasse in tutti i reparti per sopperire alle carenze di gioco manifestate l’anno scorso. Servirà uno step da quel punto di vista per valorizzare il materiale messo a disposizione dalla società, sulla carta la Juventus deve essere considerata la favorita. La corsa alla Champions vede una concorrente in più nella Roma di Mourinho: i giallorossi hanno seguito le indicazioni del tecnico affidandosi completamente a lui per strutturare la rosa alla ricerca del rientro nel calcio che conta, magari alle spese di un Napoli che viaggia su un piano di maggiore incognita del passato a causa dell’addio al leader maximo Koulibaly. Interessante la rivoluzione avanzata, una volta che sarà compiuta regalerà a Spalletti un reparto all’altezza delle contendenti. Bene anche la Lazio che ha seguito in maniera totalizzante le consegne di Sarri, che ora è destinato a diventare per i biancocelesti quel valore aggiunto che già doveva essere lo scorso anno. Alle spalle della bagarre di testa, si staglia l’ombra di una Fiorentina che ha seguito la linea tracciata dalle altre: accontentare in tutto e per tutto la linea guida del suo allenatore. Italiano è uno dei migliori che ci siano, e la scommessa Jovic è stuzzicante almeno quanto quella di Dodó: il brasiliano ha la qualità per diventare uno dei migliori interpreti del suo ruolo non solo in serie A, ma nell’intero continente. Tra le altre, interessante la conformazione offensiva del Sassuolo con Alvarez e Pinamonti, oltre alla capacità di reinventarsi di Sartori che ha assunto la guida del Bologna rinvigorendo l’attività di scouting che ha fatto le fortune dell’Atalanta a suo tempo. Proprio i bergamaschi hanno mantenuto per ora quasi tutti i loro leader, c’è curiosità nel capire quanto Gasperini riuscirà a valorizzare un gruppo che lo scorso anno appariva a fine ciclo: Lookman può essere la sorpresa della stagione.
Serie A: come stanno le squadre ‘in coda’
In coda il trend è quello di affidarsi alla competenza indubitabile delle rispettive dirigenze: Corvino è per eccellenza il fuoriclasse dello scouting e certamente il suo Lecce proporrà individualità destinate a finire al centro del mercato delle prossime sessioni con succose plusvalenze annesse. La coppia Braida-Giacchetta ha a sua volta strutturato una Cremonese che potrebbe sorprendere con colpi ad oggi sottovalutati come Dessers ma di sicuro valore. L’Udinese è destinata al solito campionato tranquillo, La Sampdoria deve fare qualcosa di più nelle ultime settimane di agosto, mentre il Torino deve riuscire a far convogliare la tensione palpabile dell’estate in energia positiva che dovrà nutrire la fame di Juric e dei giocatori che gli saranno messi a disposizione. Se Vlasic dovesse tornare sui livelli cui pareva destinato la scorsa estate, potrebbe diventare uno dei migliori interpreti del ruolo dell’intero campionato. Spezia, Salernitana ed Hellas per ragioni diverse rappresentano le vere incognite della lotta per la salvezza, e presumibilmente approfitteranno degli ultimi giorni di mercato per completare le rose attualmente strutturate, mentre la chiusura deve essere dedicata al Monza. I brianzoli hanno aggiunto titolari in tutti gli undici ruoli della promozione mantenendo la stessa guida tecnica. Parlare di salvezza è il passaggio primario per una società che nutre a lunga gittata ambizioni decisamente più ampie. Galliani vuole stupire, e la storia sua e di Berlusconi parla per loro. Il lavoro di Modesto e Antonelli si incastona in un contesto organizzato che pare destinato a diventare una realtà solida e duratura del panorama italiano.