Oggi la Lazio compie 123 anni, fatti di storia, tra Serie A e non solo. I biancocelesti, però, non stanno vivendo il loro periodo migliore, anzi. La squadra di Maurizio Sarri è reduce da un pareggio amaro contro l’Empoli, frutto di un disimpegno troppo forzato, che ha portato poi alla rimonta dei toscani. C’è rammarico e sconforto, come si evince dalle parole del tecnico della Lazio nel post partita.
Sembrava tutto perfetto allo Stadio Olimpico fino a dieci minuti dalla fine, poi il blackout. I biancocelesti hanno staccato la spina, forse colpiti anche da un po’ di sfortuna (come dichiarato da Sarri), ma il risultato alla fine è uno solo: il pareggio. La Lazio, infatti, era sopra 2-0 e stava provando a portare la partita a casa, controllandola. La zona Champions League sembrava riacciuffata, quando, nel giro di dieci minuti, è stato tutto sprecato. Prima Caputo all’83’, poi Marin sul gong del triplice fischio, hanno rovinato la festa ai biancocelesti.
Le statistiche della Lazio nell’ultimo periodo non sono del tutto incoraggianti. È da tre partite di fila che i biancocelesti non vincono, e la sosta sembra non aver aiutato a trovare la continuità, anzi. Il problema attuale? I secondi tempi. Infatti, se si considerassero solo i risultati dei primi 45′, la Lazio sarebbe addirittura prima in classifica. Sono infatti 13 i punti persi da situazione di vantaggio, dopo la beffa contro l’Empoli, e non sono per niente pochi. Tutto ciò sembra influenzato da un limite mentale; uno scoglio da superare il prima possibile, se si vuole centrare la zona Champions League a fine Serie A.