Il Day After dopo la bruciante e clamorosa sconfitta contro la Macedonia del Nord che ha estromesso l’Italia dai Mondiali, ha ovviamente aperto alle più ampie critiche ed analisi non solo sulla brutta prestazione di ieri sera, ma anche sull’intero movimento calcisitico italiano.
I motivi della disfatta consumatasi ieri a Palermo sono molteplici, ma dopo ogni sconfitta pesante della Nazionale il tema sulla presenza di troppi stranieri nel nostro campionato è quello che si ripropone con la maggior insistenza.
Secondo quanto riportato dal portale Transfermarkt, i giocatori stranieri in Serie A sono 343, vale a dire il 62% del totale. La Premier League la quota non inglese si ferma a 329, per un 65,5% del totale. In Ligue 1 solo il 54% sono giocatori non francesi, in Bundes il 54’4%. La “migliore” è la Liga, dove solo il 43,6% del totale è composto da giocatori non spagnoli.
Il dato che conta di più è però l’impiego dei club di Serie A degli stranieri. Il nostro campionato infatti è quello che utilizza più giocatori non italiani. Per il CIES, i giocatori stranieri hanno avuto minutaggio per il 64% del totale in Serie A. La Premier si ferma al 59,5%, La Bundesliga al 54,5%, Liga al 41,5% e la Ligue 1 al 39,4%.
Un altra statistica curiosa è quella dell conformazione delle rose in Serie A. In media, i nostri club ospitano al loro interno giocatori di almeno undici paesi diversi.
Ancora il CIES analizza come sia un club di Serie A ad avere il rapporto superiore tra gicoatore straniero e minuti. “Vince” l’Udinese, dove l’88% dei minuti totali sono stati disputati da un giocatore non italiano. E le big?
Al primo posto c’è l’Atalanta con l’86,3 %, Milan il 74,2%, l’Inter il 71,2% e chiude la Juventus con il 65,8 di minutaggio straniero.