Si sono appena concluse le due gare della dodicesima giornata di Serie A in programma alle 18: Lazio-Salernitana e Napoli-Verona.
Vittoria netta e senza appello della Lazio che conquista agilmente i tre punti. La squadra di Sarri tiene il match in pugno dai primi minuti, rischiando poco e niente se non nella parte iniziale del secondo tempo, quando la Salernitana colpisce due legni. Troppo netta la differenza di valori tra le due squadre, la salvezza dei campani non passa da queste partite. I biancocelesti operano il sorpasso ai danni della Roma e si piazzano al quinto posto in classifica.
L’Hellas Verona di Tudor si conferma, per l’ennesima volta, squadra ostica e capace di mettere in difficoltà chiunque. Con il Napoli ne esce fuori un match ad altissima intensità, con occasioni da ambo le parti e continui ribaltamenti di fronte. Sugli scudi, ancora una volta, il Cholito Simeone, protagonista di questa prima parte di campionato. I partenopei non riescono a strappare i tre punti e ora aspettano il Derby di Milano, in attesa di cosa farà il Milan, che potrebbe andare in fuga.
Al 12′ la prima grande occasione da rete è per la Lazio, palla nel mezzo di Milinkovic-Savic: Gyomber in spaccata devia fuori prima che Pedro possa ribadire in rete. A sbloccare il risultato ci pensa il solito Immobile, alla mezz’ora di gioco, che salta più alto di tutti e di testa, al limite dell’area piccola, scavalca il portiere avversario. Il raddoppio arriva 5 minuti dopo dal piede destro di Pedro che approfitta di un errore della retroguardia della Salernitana e finalizza con un tiro a giro sul secondo palo. Primi 45′ di gioco a senso unico all’Olimpico, la Salernitana ci prova, ma la Lazio ha più qualità e organizzazione, questo porta al doppio vantaggio nel primo tempo.
Trema l’Olimpico e trema la traversa al 46′, quando il colpo di testa di Djuric si stampa sul palo alto della porta. Al 66′ secondo legno della squadra di Colantuono, Ribery entra in area e incrocia il tiro che va a sbattere sul palo, con Reina battuto. Sul ribaltamento di fronte, Felipe Anderson, solo in area, colpisce male e spara alto l’occasione per chiudere il match. Occasione che non fallisce Luis Alberto che con un colpo da biliardo infila la palla nell’angolino basso e firma il 3 a 0.
All’11 Caprari fa tremare il Maradona: stop e tiro nel giro di mezzo secondo, Ospina si dimostra reattivo, si distende e devia fuori. Il gol arriva due minuti più tardi, ed è ancora Simeone a far gol: giocata di Barak che mette in mezzo, il Cholito anticipa Rrahmani e segna l’1 a 0. Al 18′ arriva il pari di Di Lorenzo che dentro l’area incrocia il tiro e infila tra le gambe di Montipò. Sul finire del primo tempo la squadra partenopea sfiora il sorpasso: Osimhen si gira in area e tira, la sua conclusione termina sul palo. Primo tempo intenso delle due squadre che non si risparmiano e attaccano a viso aperto: ne escono 45 minuti più che godibili, che terminano con il risultato di 1 a 1.
Nella ripresa la partita si fa più fisica e, a tratti, meno spettacolare rispetto al primo tempo, con il Napoli che prova a cercare il vantaggio ma rimbalza sul muro scaligero. Al 68′ la prima chance del secondo tempo è di marca gialloblù, con Barak che entra in area e prova a piazzare il tiro: conclusione centrale che termina tra le manone di Ospina. Al 90′ clamorosa occasione per il Napoli con Mertens che calcia una punizione dalla trequarti e trova l’opposizione del palo. Sul finale, doppia espulsione per la squadra di Tudor che chiude senza Bessa e Kalinic.