Serie A, niente ristori da parte del governo
Il governo italiano esclude la possibilità di elargire ristori ai club di Serie A, a fronte dei mancati introiti derivanti dalla chiusura degli stadi. Stando a quanto riporta Milano Finanza, l’esecutivo presieduto dal premier Giuseppe Conte non intende elargire i 600 milioni di euro richiesti dalla Lega di Serie A come indennità per i mancati ricavi causati dall’emergenza Covid-19, che ha imposto la chiusura al pubblico degli stadi. Dal Governo è arrivato anche il no alla richiesta di rimandare il versamento dell’Irpef sugli ingaggi dei giocatori.
I club di Serie A sostengono che la chiusura degli stadi e la sospensione dei campionati durante il lockdown della scorsa primavera hanno prodotto danni ingenti, tali da spingere buona parte dei club sull’orlo dell’insolvenza. E la seconda ondata di Covid che si sta abbattendo sul nostro paese non farebbe altro che creare nuove pesanti difficoltà all’industria del pallone.
Di questo argomento aveva parlato anche il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, in un’intervista concessa al Corriere della Sera. «Siamo molto vicini al disastro economico e finanziario – ha affermato Dal Pino – e se non avremo respiro attraverso ristori e dall’entrata in scena dei fondi nella media company della Lega, il rischio che il sistema calcio si fermi è molto alto». Ma il governo ha deciso di rigare dritto.